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Giochi popolari di Senise: vince rione San Pietro |
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11/08/2012
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| Arrivano le sorprese nell’ottava edizione dei giochi popolari a rioni del comune di Senise, iniziativa organizzata dall'Assa e compresa nell'evento de "U strittul ru zafaran". Non riesce il tris ai favoritissimi di turno, rione Timpone squadra capitanata da De Stefano che non riesce nella terza vittoria personale; tris che invece riesce a Bulfaro capitano del San Pietro , rione che ritorna a vincere dopo due anni di attesa. Capitan Bulfaro ha vinto i giochi per la prima volta cinque anni fa con la maglia del centro storico, poi si era ripetuto l’anno successivo con i rossi di San Pietro per poi digiunare due anni per bravura degli orange di De Stefano ad alzare l’ambito “Gummolo”. Premio che ieri è torna nelle mani di uno dei più tradizionali giocatori dei giochi popolari a rioni, Vittorio Bulfaro appunto, che tra le sue fila aveva giocatori espertissimi come Rosario Marcone e Antonio Rossi. I giochi, giunti alla loro ottava edizione, hanno visto tra i partecipanti nella sua seconda edizione anche l’attore Claudio Santamaria che indossava la maglia del suo rione di origine il “Centro Storico” che ieri si è classificato ultimo, vincendo il “cucchiarone dello strittul ru zafaran”. Ma nella storia dei giochi il Centro Storico ha ottenuto due successi in otto anni. Tradizione sfavorevole, che continua per il rione Rotalupo che resta a secco per l’ottava volta. Il rione Rotalupo non ha mai vinto i giochi e quest’anno si deve accontentare del quarto posto. Ieri i giochi sono stati tirati nel punteggio fino al tradizionale gioco della pignata dove due punti separavano le due squadre Timponi e San Pietro: alla fine il gioco più vecchio ha decretato il vincitore decidendo che il luogo che ospiterà per un anno il Gummolo sarà una di Rione San Pietro.
Le premiazioni avverranno stasera durante la sagra del Peperone IGP di Senise e prima del concerto di musica popolare degli ISTAMANERA.
Lasiritide.it
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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