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Saverio Zaza nuovo Ds del Città di Potenza |
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16/07/2012
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| Il Città di Potenza S.S.A.R.L. comunica ufficialmente di aver assegnato la direzione sportiva della società per la stagione 2012/2013 al signor Saverio Zaza. Nato a Bernalda il 09.07.1961, il nuovo DS rossoblu torna nel capoluogo lucano dopo l’esperienza con l’allora Asc Potenza del campionato d’Interregionale 2002-03 – ruolo chiave per l’arrivo di giocatori di categoria quali Zotti e Vittorio. Uomo di lungo corso nel mondo del calcio, Zaza annovera un importante curriculum professionale: Bernalda (Vittoria in Eccellenza lucana), FC Matera (2 esperienze di 5 anni complessivi con 3 salvezze ottenute ai playout), Gallipoli e Taranto come stretto collaboratore di Danilo Pagni, nonché a Messina e Salernitana quale collaboratore di Nicola Salerno – appena nominato direttore sportivo del Catania – e osservatore per conto del Siena. Tra le personalità di fiducia con cui ha operato, su tutti l’Avvocato Dario Canovi - procuratore di numerosi calciatori italiani ed internazionali. “Desidero lavorare con grande professionalità e serietà – sono le prime parole di Zaza rilasciate al ns Ufficio Stampa. Sono estremamente contento dell’investitura voluta dal presidente Capobianco e opererò fin da subito per conto della società. Senza illudere nessuno ed evitando proclami, costruiremo una squadra che possa esprimere del bel gioco. Conosco bene il mister La Cava dai tempi del Bitonto ed è la prima occasione di unire le esperienze comuni per il bene del Potenza. L’augurio è di sbagliare il meno possibile per avere dei risultati convincenti – ha concluso il DS – e con i piedi per terra servirà sempre un pizzico di fortuna che nel calcio non gusta mai.” Dalla società i migliori auspici di un proficuo e soddisfacente lavoro. |
CRONACA
SPORT
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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