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Domenica a Chiaromonte il “Trofeo CorrerePollino” |
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1/06/2012
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| Il Trofeo CorrerePollino, domenica 3 giugno, giunge alla nona edizione ed è la più anziana delle quattro gare organizzate dall'associazione sportiva Atletica CorrerePollino.
Fino alla settima edizione la gara si svolgeva su strada, nel centro abitato del comune di Chiaromonte (PZ), ma per l'ottava edizione gli organizzatori hanno pensato bene di far diventare la gara di tipologia TRAIL (corsa in montagna) e di seguire le orme delle gare sorelle "Trofeo dei Briganti del Pollino" e "Trofeo Corri nel Cuore del Parco".
L'unica gara su strada, delle quattro organizzate dall'Atletica CorrerePollino, rimarrà il "Trofeo San Rocco - Città di Senise".
L'avventura continua non è solo un modo di dire, dato che correre questa particolare gara sarà veramente un'avventura per i partecipanti. La novità di quest'anno è il percorso allungato nella parte Trail Running. Mentre sono stati eliminati alcuni tratti su asfalto, che si percorrevano l'anno scorso.
La lunghezza totale del tracciato è di 10,7 chilometri, dei quali solo 2 su asfalto.
La partenza della gara agonistica Trail Running è fissata per le ore 10:00 da Piazza San Pasquale ad un'altezza di 685 m.s.l.m.
Dopo essere saliti a quota 780 metri sul livello del mare si scenderà a 375 metri, per poi tornare a quota 685, per un dislivello totale di 400 metri.
La prova sarà valida come prima di squadra del Campionato Regionale di Corsa in Montagna, come prima del circuito Lucania Top Race e come prova del circuito Basilicata in Corsa.
Oltre alla gara agonistica, sono previste brevi gare riservate ai più piccini (appartenenti alle categorie FIDAL Esordienti, Ragazzi e Cadetti).
La società organizzatrice "Atletica CorrerePollino", ormai leader nell'organizzazione di corse in montagna, gioca in casa schierando una ventina di tesserati. Tra i più gettonati, in lizza per un posto sul podio, "Maurizio Carlomagno, Marco Bruno e lo specialista della montagna Francesco Lufrano").
Stefano Sarubbi.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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