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Serie D g/H: inizia il conto alla rovescia |
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11/04/2012
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| Domenica si ritorna in campo per iniziare il cammino delle ultime quatto sfide di campionato che serviranno a delineare la classifica finale. Nelle tre squadre lucane, dopo i risultati ottenuti sabato scorso, si respira un'aria intrisa di ottimismo ma con la consapevolezza di poter affrontare, con la concentrazione necessaria queste ultime partite, per migliorare le rispettive posizioni. Il Francavilla di mister Lazic alla ripresa degli allenamenti deve fare i conti con i diversi acciaccati. Del Prete e compagni sono pronti a lottare fino alla fine per la quinta posizione che significa play off. Non sarà facile, perché il Brindisi, attualmente avanti in classifica, con tre lunghezze di margine, sembra non voglia fare regali.. Primo scoglio verso i play off è l'Oppido Lucano. Mister Manniello, dopo aver ottenuto un importante successo contro il Real Nocera, cerca il bis nel derby lucano contro i rossoblu per continuare a sperare in un posto ai play off. I biancoverdi ritrovano diverse pedine assenti nel match di domenica: Dama, Casim, Vaccaro e Volturno. Infine l'Irsinese. La squadra materana, deve necessariamente conservare la categoria, raggiungere il 13esimo posto. La salvezza è il punto di partenza perché nell'ambizioni societarie c'è la volontà di costruire una squadra, per la prossima stagione, con obiettivi diversi dalla salvezza. Nel prossimo impegno i biancazzurri ospitano il Nardò e mister Latartara riprenderà il suo posto in panchina dopo la squalifica. La squadra di Latartara deve crederci in tutti i modi in una posizione importante, ma anche quella attuale non sarebbe male per potersi giocare i play out nel migliore dei modi. Una corsa salvezza che rispetto alle ultime stagioni è diventata più importante e più viva, e in queste quattro partite può succedere veramente di tutto. Intanto domenica al XXI Settembre c’è il Nardò mentre sette giorni dopo la trasferta a Somma Vesuviana contro la Viribus Unitis.
Vincenzo Terracina |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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