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Serie D: Angelo Cristofaro batte la Viribus e rivede la zona play-out |
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23/02/2012
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| Finalmente arriva la valanga bianco verde. Dopo la neve, arriva anche la vittoria dell’Angelo Cristofaro in una delle partite più importanti del suo campionato. Bisognava vincere contro la Viribus Unitis e cosi è stato. Un 4 a 1 che consente alla squadra di Oppido di rivedere la zona Play-out e sperare ancora nella salvezza. Infatti la vittoria e i 3 punti di penalità al Gaeta consentono ai lucani di salire in classifica e mettersi avanti alle due squadre. La salvezza diretta è lontana 13 punti ma i play-out oggi sembrano più raggiungibili.
Subito parte forte l’Angelo Cristofaro con Costa che di testa impegna il portiere che dopo un paio di minuti si deve ripetere sul tiro di Maestri. Ma la partita resta in equilibrio fino al 40’ quando Farace scatta sul filo del fuorigioco evitando il portiere e servendo la palla del vantaggio a Leone che no sbaglia. Nel finale ci riprova Dama ma ancora l’estremo difensore della Viribus para.
Nel secondo tempo dopo neanche un minuto Dama ci riprova con una girata in piena area che sfiora il palo alla sinistra del portiere campano. Ma la determinazione dei bianco verdi è decisa e al 3’ Costa trova il raddoppio. Dopo due minuti Dama fa il tris ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Ancora Dama in piena area ha l’opportunità di segnare ma la sua girata acrobatica va fuori. Al 17’ l’attaccante Bianco verde si rifà grazie ad un calcio di rigore fischiato per un fallo di mano di Allocca su cross di Leone. Dama dagli undici metri non sbaglia. Due minuti più tardi arriva il goal del neo entrato Di Santo per i Campani che portano il risultato sul 3 a 1. I padroni di casa continuano ad attaccare ed al 40’st arriva il secondo penalty per atterramento di Leone in area. Dama dal dischetto fa quattro e chiude anche l’incontro con la terza vittoria stagionale della squadra lucana che ora sale a quota 14 in classifica.
Lasiritide.it
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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