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Intervista al mister Finamore Collaboratore tecnico della F.I.G.C. Lucana

26/01/2012



Ospite della 10^ trasmissione “ Venti di Sport”, registrata negli studi della Siritide.it, abbiamo incontrato mister Finamore, ex Real Metapontino, a cui abbiamo chiesto la disponibilità a rispondere ad ulteriori domande. C'è da sottolineare che da questa chiacchierata, oltre al profilo sportivo abbiamo scoperto il Finamore uomo che noi non conoscevamo.

Mister quando ha maturato la decisione di fare l'allenatore
Ho maturato la decisione di fare l'allenatore nel momento in cui ho smesso di giocare a calcio per un problema ad un ginocchio. Questo infortunio mi ha costretto a lasciare all'età di 28 anni. Negli ultimi anni giocando a centrocampo mi ritrovavo in campo con i compagni a chiamare le posizioni ed ero molto attento all'aspetto tattico della gara. Alla lunga ho scoperto che mi piaceva e mi gratificava di più di quando riuscivo a mandare a rete un mio compagno. Di conseguenza è stato un passaggio naturale, avendo questa predisposizione, a iniziare il percorso da allenatore.
La sua carriera le ha riservato momenti esaltanti e periodi meno gratificanti. In riferimento a quest'ultimi cosa non rifarebbe.
Nelle mie scelte mi sono sempre fatto guidare da una filosofia che è quella di andare sempre avanti. Se dovessi guardarmi alle spalle noterei che ci sono stati dei momenti difficili quest'anno appunto è uno di quelli. Quando ho smesso di giocare fu un altro momento difficile, quando ti sembra tutto nero pensi ok adesso basta passo e mi dedico esclusivamente al lavoro, al primo lavoro, invece poi in realtà, abituato a guardare sempre avanti, ti rendi conto che quello che sembra una catastrofe in realtà ti forma e ti dà più forza e la maturità di affrontare meglio il futuro.
Nell'ultima sua esperienza da allenatore con il Real Metapontino si era creato un sodalizio solido e ricco di soddisfazioni. Poi però, dopo una sconfitta in casa, con il Viggiano, questo rapporto s'interrompe e lei decide di dimettersi. Sono trascorsi alcuni mesi da quella vicenda le chiedo è questa la motivazione o c'è dell'altro?
Questa è una bella domanda. Mi piace pensare ai momenti bellissimi in carriera e a quelli meno belli. Sicuramente l'apice della mia carriera da allenatore l'ho toccata, fin adesso, con il presidente Casalnuovo del Real Metapontino con il quale l'anno scorso abbiamo costruito da zero una squadra capace di battere tutti records a livello nazionale. Una su tutte la vittoria del campionato di Promozione: 87 punti, 10 gol subiti, 87 fatti, 24 punti sulla seconda, tantissimi records un campionato eccezionale. Quel progetto andava avanti era diventato il Real Metapontino avevamo cominciato in maniera eccezionale a lavorare insieme e stavamo portando avanti un progetto importante in una categoria diversa più complessa da affrontare ma sicuramente il nostro era un progetto assolutamente valido anche perchè, se così non fosse, oggi il Metapontino avrebbe dovuto rifondarsi, dopo le mie dimissioni, invece sono stati fatti soltanto innesti. Per quanto riguarda le mie dimissioni in realtà io le diedi perchè non ho condiviso una scelta tecnica fatta dal presidente in un momento difficile soprattutto perchè questa scelta tecnica fu presa senza che io venissi interpellato. Solo successivamente sono venuto a sapere che era stata fatta una cosa che a me non andava bene. Purtroppo, quando si invadono i campi di competenza, in una organizzazione forte, come era la nostra, quella stessa competenza che doveva fungere da condivisione e fare di essa la sua arma vincente, se vengono meno questi principi si rimane disorientati. Cercai di far capire all'epoca al presidente, con le mie dimissioni, che sarebbe stato opportuno che lui avesse fatto un passo indietro visto che si era consumato un passaggio sbagliato, Purtroppo non fu così.
Il presidente che è una persona entusiasta e con una personalità forte, tra parentesi, c'è ne fossero di Casalnuovo nel calcio probabilmente il calcio ricomincerebbe a volare, ritenne di non trovare più un accordo ed io confermai le dimissioni. E' andata così.
Oggi la ritroviamo ancora nel mondo del calcio come Collaboratore Tecnico della Federazione. Cosa pensa del prossimo Torneo delle Regioni assegnato per la 1^ volta alla Basilicata.
Prima di rispondere alla sua domanda vorrei precisare che al contrario di quanto hanno scritto sui giornali, il Torneo delle Regioni è stato già assegnato alla Basilicata nel 1993 vinto dalla Campania. Ritornando allo specifico il Torneo è una grandissima opportunità. Sono convinto che porterà luce alla nostra Basilicata non solo per l'aspetto calcistico ma anche per lo sviluppo turistico. Mi ricollego a quello che ho detto prima e mi ripeto sono uno che guarda sempre avanti e quindi ad un momento di grande disagio dovuto al fatto di dover abbandonare un progetto che sentivo mio e che in qualche modo l'ho sento ancora mio, pur con le dovute distanze in rispetto di chi oggi sta operando è arrivato questo incarico della Federazione che è una sorta di premio per il lavoro svolto nel passato. Sono stato contattato personalmente dal presidente Rinaldi che mi ha dato prima l'incarico della cura come commissario tecnico delle rappresentative Provinciali di Matera degli allievi e dei giovanissimi che sto portando avanti e poi visto il lavoro fatto mi ha chiesto di affiancare mister Dimase che è il commissario tecnico della rappresentativa Juniores che parteciperà al Torneo delle Regioni ed io ho accettato con grande trasporto in quanto considero Dimase una persona eccezionale e con lui sono convinto che faremo bene.

In funzione del Torneo delle Regioni e come esperto di calcio qual'è lo stato di salute del calcio lucano.
Il calcio lucano è in grande crescita. Ho registrato questo dato da un po' di anni. Ad esempio quando ho vinto il titolo regionale juniores con il Policoro mi sono spostato in Campania, in Puglia, a giocare contro corazzate e la Campania è da sempre una regione che esprime squadre che arrivano sempre alle finali nazionali dello scudetto di categoria, con il Bisceglie di allora che era formato da 8 beretti del Catania. Ebbene, noi abbiamo giocato gare sempre al top e nel tempo ho visto crescere il nostro calcio grazie anche alla presenza di calciatori di categoria che hanno portato tecnica, tattica ed esperienza .
Quali sono le Regioni che aspirano alla vittoria finale.
Le Regioni più accreditate potrebbero essere il Veneto piuttosto che il Lazio o la Lombardia che sono quelle che ogni anno esprimono valori molto importanti. Dal punto di vista dei campionati allievi e giovanissimi già l'anno scorso noi nel Lazio a Fiuggi abbiamo fatto una buona figura con queste categorie e questo vuol dire che la Basilicata sta crescendo e speriamo che quest'anno sia il momento giusto e poter dire ecco, la squadra si è organizzata.
Quali consigli si sente di dare ai giovani che si affacciano per la prima volta al mondo del calcio.
Quando ho allenato e alleno le categorie più tenere la prima cosa che dico prima di parlare con i giovani parlerei con i tecnici dicendo loro che bisogna essere più sereni nel senso che bisogna trasferire ai ragazzi tutta una serie di concetti che attengono alla gara ma c'è un percorso importante che è quello della vita che deve comunque essere tenuto sotto controllo. Il ragazzo va visto con quelle che sono le sue capacità di interazione con gli altri bisogna capire se il ragazzo riesce ad esprimersi anche a scuola e fargli capire che il calcio purtroppo è un hobby e che per la vita bisogna saper studiare e stare con gli altri. Poi ai ragazzi, quando mi trovo con loro, cerco sempre di riportarli alla realtà nel senso che è bello il gesto tecnico o il gol però quando c'è la possibilità nella stessa seduta sono frequenti i passaggi di vita comune e ridendo e scherzando si fa capire ai ragazzi che il calcio non è una cosa che sta lì da sola ma è una parte integrante della vita e quindi deve essere in armonia con questa.
In chiusura di questa chiacchierata le vorrei chiedere: qual'è il suo sogno nel cassetto.
Guarda il mio sogno nel cassetto è suonare il basso in un concerto rock degli ACDC che sono la mia band preferita. Io ho questo altro hobby che mi aiuta a divertirmi.

Grazie mister per la sua squisita cortesia e in bocca al lupo per questa nuova avventura.

Vincenzo Terracina


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