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Volley: La Corporelle cade a Pescara |
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23/01/2012
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| Ancora un nulla di fatto per la Corporelle Potenza. Ieri infatti nella trasferta di Pescara contro la Dannunziana la formazione di mister Davide Claps ha incassato il terzo 3-0 (25/19; 25/21; 27/25) consecutivo dall’inizio dell’anno. Il risultato che la inchioda a 21 punti in classifica arriva al temine di una gara dominata interamente dalle padrone di casa nei primi due set.Capitan Spagnoli e compagne ostentano sicurezza fin dal primo minuto, forti del secondo posto in classifica e del sostegno del pubblico di casa. Non parte con il piede giusto invece la Corporelle che nella prima parte dell’incontro dimostra di credere poco nella possibilità di portare a casa punti preziosi. E’ ancora una volta la mancanza di concentrazione a penalizzare la prestazione delle potentine e a indurle a ripetere molte imprecisioni già viste contro il Gricignano, soprattutto sotto rete. Un’altra occasione mancata per questa squadra che - anche se costretta a fare i conti con qualche acciacco di troppo - deve attribuire soprattutto alla distrazione la mancanza di punti utili in tre gare.La reazione del gruppo arriva solo nel terzo set. Le avversarie, seppur in affanno, riescono a non perdere la calma nemmeno quando vanno sotto di 4 punti. Sul 23-23 inizia una guerra di nervi combattuta punto su punto che le pescaresi, più decise in attacco, vincono mostrando maggior sangue freddo sul finale. Per la Corporelle sfuma l’illusione di poter riaprire l’incontro e si preannuncia una settimana di intenso lavoro. Bisogna correre ai ripari in vista dell’inizio del girone di ritorno. Contro il Fari, a caccia di punti, la settimana prossima bisognerà tornare a mostrare i muscoli.Per la società del presidente Rocco Fieno le buone notizie arrivano ancora una volta dalla Prima Divisione, dove la formazione allenata da Luigi De Fino ha battuto per 3-0 (25/6; 25/14; 25/9) il Paterno e si conferma nella rosa delle tre squadre che si contendono il primato in classifica. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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