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| Volley: Per la Corporelle Potenza il nuovo ostacolo si chiama Dannunziana |
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20/01/2012
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|  Lasciatosi alle spalle il ko di una settimana fa contro la capolista, la Corporelle Potenza ora si concentra sul prossimo, difficile appuntamento in programma per la tredicesima giornata: la trasferta contro la GS Dannunziana di mister Di Rocco. La seconda in classifica, con 27 punti, 6 in più delle lucane, sarà l’ennesimo osso duro che il gruppo di capitan Sinisi si troverà ad affrontare. Le pescaresi infatti hanno subito solo due sconfitte finora per mano del Gricignano (0-3) e del Caserta (3-1). A caricarle maggiormente ci sarà poi il sostegno caloroso del pubblico di casa.
Per la Corporelle si tratterà dell’ennesimo scoglio da affrontare in questo inizio d’anno. Ma già nel confronto di sabato scorso con la prima della classe Piccione e socie hanno dimostrato di saper reagire e tirare fuori il meglio nelle situazioni difficili. Non ha dubbi coach Claps: “Abbiamo lavorato bene nella prima parte della gara contro il Gricignano. Abbiamo giocato i primi due set con la determinazione l’energia di sempre. Solo nel terzo abbiamo ceduto contro un avversario davvero forte”.
La crescita che la squadra ha mostrato in campo nei primi due set, e che il tecnico potentino tiene a sottolineare, è frutto di un lavoro che ha portato l’intero gruppo a meditare sui troppi errori commessi due settimane fa durante il derby. Sabato prossimo bisognerà ancora una volta mantenere alta la concentrazione e nervi saldi per poter portare a casa punti preziosi e scongiurare il pericolo di abbandonare la prima metà della classifica.
Se questo è un momento fatto di luci e ombre, splende invece il sole sulle ragazze della De Gasperi impegnate in Prima Divisione, che occupano saldamente la terza posizione in classifica. 17 punti per loro, solo 2 in meno della capolista NewVultur Volley che è anche l’unica squadra ad aver battuto le potentine. Domenica ad attenderle c’è l’impegno casalingo contro il Paterno che ha solo 3 punti in classifica. Dita incrociate, aspettando un altro splendido successo.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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