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La schiacciatrice della Corporelle Potenza analizza il ko contro la capolista |
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17/01/2012
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| E’ un inizio d’anno fatto di luci e ombre quello della Corporelle Potenza. Dopo le amarezze del derby contro l’Asci le ragazze di coach Claps sabato scorso hanno poi subito la sconfitta per 0-3 contro la capolista Gricignano. Tutto invariato in classifica, dunque: da due settimane le potentine sono ferme a 21 punti. Questa volta però la squadra ha regalato al pubblico di casa una buona prestazione al di là del risultato. “Ci siamo misurate con l’avversario più forte incontrato finora. Al Gricignano va il merito di aver condotto un’ottima gara ma credo che dal canto nostro siamo riuscite ad esprimere un buon gioco”. Chi parla è Alessandra Piccione, tra le migliori realizzatrici nello scorso match con i suoi 12 punti messi a segno. La schiacciatrice della Corporelle ha prima parole di apprezzamento per le avversarie e poi analizza con lucidità la sua prestazione e quella delle compagne di squadra, consapevole che c’è sconfitta e sconfitta: “Contro la formazione prima in classifica abbiamo dato il massimo, specie nei primi due set. E’ vero, abbiamo perso, ma questa gara va interpretata in modo del tutto diverso rispetto a quella vista contro l’Asci. Dobbiamo fare tesoro di quanto abbiamo fatto vedere contro la capolista, perché sono certa che ci sarà utile negli incontri successivi quando affronteremo squadre che in classifica sono dietro al Gricignano ”.La disinvoltura mostrata contro la formazione di Della Volpe è segno che la Corporelle gode di buona salute e riesce a conservare la lucidità per far bene nelle situazioni più critiche. Ora all’orizzonte c’è una trasferta che si preannuncia dura, quella contro la Dannunziana, e più che mai sarà importante credere fermamente nella vittoria per poter gestire al meglio il confronto con la seconda in classifica. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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