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Volley: Per la De Gasperi nel 2012 è subito derby |
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7/01/2012
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| Per la Corporelle De Gasperi Potenza il 2012 si apre all’insegna delle emozioni forti. Per Sinisi e compagne infatti il nuovo anno comincia con un derby, il secondo della stagione dopo quello già disputatocontro la Elencosì. Stavolta nell’altra metà campo ci sarà la Giocoleria Asci e come ogni derby che si rispetti anche questo promette di tenere con il fiato sospeso i tanti tifosi che domenicaprossima alle 18.00, al fischio d’inizio, affolleranno fino all’inverosimile l’impianto sportivo di Rione Lucania. Nei faccia a faccia tra due squadre cittadine - si sa - i numeri contano poco, perché spesso è il fattore emotivo a fare la differenza ed è più che mai difficile azzardare pronostici. Da una parte c’è la squadra di Avena determinata a vincere a punteggio pieno per risalire nella classifica che ora la vede a quota 12 punti. Dall’altra c’è un gruppo che preferisce non cullarsi sui 9 punti in più nella consapevolezza che in gare di questo tipo ogni piccola distrazione può costare cara. Per il roster di coach Claps è importante non mollare ora e portare a casa il massimo risultato in quanto solo un punto in meno la separa dalla Livi Volley e dalla GS Dannunziana e solo uno in più dal Betitaly di mister Solombrino.E’proprio il tecnico della Corporelle a sottolineare la delicatezza del prossimo incontro: “E’ un match tutt’altro che facile. Il derby è una gara a sé ed è particolarmente sentita dalle atlete e dal pubblico. Ad ogni modo - aggiunge - stiamo lavorando con l’impegno e la concentrazione di sempre. Siamo tranquilli e cercheremo di dare il tutto per tutto in campo per difendere quanto abbiamo guadagnato finora”. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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