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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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MOLITERNO - Un Moliterno impetuoso ritrova la vittoria tra le mura amiche e riporta, a chiusura del girone di andata, il sorriso tra i suoi tifosi. Rossoblu d’assalto che, nonostante il terreno allentato dalle avversità del meteo, non hanno lasciato un solo minuto di tregua ad un inesistente e tramortito Tanagro. Disposti in campo alla perfezione da Arleo, Albini, Savone, Fratantuono e un ritrovato Molletta facevano da manovratori delle miglior giocate, nonché “piede di sostegno” per le realizzazioni di Genovese e Notarfrancesco. Il Tanagro viene battuto con due reti, ma il bottino dei locali poteva essere ancora più consistente, specie nella prima metà della gara con il portiere ospite (alla fine risultava il migliore tra i suoi) messo alla prova senza continuità di sosta. E già al terzo minuto di gara Di Vincenzo è chiamato a salvare l’equilibro su un velenoso destro da buona posizione di Albini. Provvidenziale è il lavoro dell’ estremo difensore pochi minuti dopo su un colpo di testa da pochi passi di Genovese. Invece con la complicità di un legno al 15’ la porta dei salernitani si salva su una incursione dello slanciatissimo Savone. Un Moliterno ragionevole e padrone del campo, che non lascia corridoi di gioco agli avversari, si fa ancora pericoloso al 30’ con Albini che non trova la giusta coordinazione per sfruttare un’altro destro. Gli ultimi minuti del tempo sono ancora da arrembaggio con un Notarfrancesco che prima sciupa solitario un palla d’oro e poi al 44’ si fa parare dall’assatanato Di Vincenzo un rigore tirato senza particolare freddezza. Nella ripresa, coi salernitani che si ritrovano in dieci per l’ espulsione di Milano avvenuta sul fallo del precedente penalty, la giostra gira sempre dalla parte del Moliterno che mantiene fermo il suo baricentro d’attacco e crea spazi per la finalizzazione anche per i giocatori più arretrati. Il risultato finalmente si sblocca al 65’ su un allungo di precisione di Albini per Notarfrancesco il quale beffa il suo marcatore e sgancia un diagonale che finisce sull’angolo opposto dove è piazzato l’incolpevole Di Vincenzo. L’1-0 si chiama il raddoppio che arriva al 68’: su un’apertura di fascia Genovese è prontissimo a sferrare il veleno di una testata che stende Di Vincenzo, permette di chiudere la pratica Tanagro anzitempo e consegnare una bella strenna natalizia al professore Arleo.
