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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi di don Marcello Cozzi Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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LAURIA - Se si potesse dare un titolo da film alla partita di ieri sarebbe “La Settima Perla”, il regista Pasquale Bosco e tutta la squadra il cast. Spettacolo puro al Palazzetto dello Sport di Via Cerse dello Speziale. La Nicodemo Arredamenti-Ceramiche Alberti Lauria, in poco più di un’ora e un quarto di pellicola, abbatte il Gruppo Buono Leonforte con un rotondo ed inequivocabile 3-0 (25-14, 25-15, 25-20), nel posticipo domenicale della 7^ giornata del campionato nazionale di B2 (girone I). Settimo sigillo su sette partite e secondo posto in classifica riacciuffato senza troppi patemi d’animo (18 punti, in compagnia del Giarratana Volley e alle spalle della capolista AS Pallavolo Messina). Un match mai in discussione, un Lauria a tratti straordinario nella sua pallavolo semplice, ma molto efficace. Al contrario, si è dimostrata davvero inconsistente la prova del sestetto siciliano, in crisi nera come la sua divisa ufficiale e a corto di vittorie da ormai ben quattro partite. A poco è servito il cambio di panchina in settimana (l’argentino Javier Kantor al posto dell’esonerato Mimmo Tripi), la truppa di Lopis e compagni ha dovuto soccombere sotto i colpi irresistibili dei “ragazzi terribili”. “La Settima Perla” ha una trama facilmente interpretabile, ma pur sempre da premio Oscar: partenza col botto dei padroni di casa ed evidente imbarazzo iniziale dei siciliani. Lomurno e Maiorana (in gran forma) infilano da subito punti importanti, supportati da un Notarpietro splendido al palleggio, da Testagrossa e Bianco al centro, da Nicola Salerno opposto e dal capitano-libero Riccio. Dal canto suo, Kantor (esperienze da allenatore anche in A2) le ha tentate tutte schierando dall’inizio la miglior formazione possibile, con Lopis (applauditissimo dal suo vecchio pubblico), Cimino, Bonsignore e Palazzo ad attaccare, aiutati dal giovanissimo Matteo Vaiana (altro ex) al palleggio. La partenza sprint del Lauria si concretizza a partire dal primo tempo tecnico di sospensione (8-4), fino ad arrivare al 12-7 in pochi minuti. Benissimo Lomurno in questa fase, anche Salerno (completamente superati i problemi al ginocchio) ha dato man forte ai compagni. In difficoltà, ma anche sfortunati i siciliani, che perdono dopo poche battute il loro punto di riferimento e il protagonista più atteso del match - Maurizio Lopis – per colpa di una borsite al gomito destro. Davvero cocente la delusione dell’ex schiacciatore lauriota, bloccato in panchina per l’intero corso della partita e sostenuto con cori e applausi dal correttissimo pubblico di casa. Il punteggio finale di 25-14 è l’unico testimone di un parziale letteralmente dominato dalla Nicodemo. Ci si aspetterebbe, a questo punto, uno scatto d’orgoglio dei leonfortini, ma la voglia dei ragazzi terribili di regalare l’ennesimo lieto fine ai propri tifosi è troppo superiore. Il copione si ripete ad inizio secondo set. 1-0, 2-0, 3-0, 6-3: la rapidità con la quale il Lauria piazza palloni a terra è terrificante. Straordinari Testagrossa e Bianco, autori di una prova da incorniciare. Il Leonforte è tramortito, con grandi difficoltà in ricezione e attacco impalpabile. Al primo time-out tecnico (8-3) Kantor è una furia. Apparente tranquillità, invece, per Pasquale Bosco, sempre abile e furbo nel tenere sulla corda i suoi. Che rispondono in maniera precisa alle direttive: ancor più facilità nel chiudere il parziale, toccate anche le undici lunghezze di vantaggio (22-11). Il punto del set lo firma Achille Carlomagno, la giovanissima banda lauriota (classe ’94) all’esordio assoluto in B2 davanti al pubblico amico. L’abbraccio di tutti i compagni e le grida assordanti dei tifosi fanno da cornice ad un momento eccezionale. Bravo anche mister Bosco a buttarlo nella mischia e a fargli assaggiare le emozioni del campo. Siamo al terzo parziale. Kantor le prova tutte assalito dalla disperazione, inserisce anche Zingale, Scardino e Vanadia, sostituisce il libero Giuffrida col giovane Prestifilippo. Ma la sceneggiatura non cambia. Il Lauria costruisce in breve tempo il vantaggio che lo porterà al trionfo finale. Il 25-20 con il quale si chiudono set e partita parlerebbe di più equilibrio, ma non c’è mai stata la sensazione che gli avversari potessero opporre un’adeguata resistenza. Il regista Pasquale Bosco si gode, a fine gara, il meritatissimo successo: “Abbiamo tenuto un atteggiamento corretto sin dall’inizio, era importante conquistare il primo set per stare tranquilli e giocare con maggiore scioltezza nel prosieguo. Poi loro hanno sfortunatamente perso Lopis e per noi si è messa ancora meglio. Sono contento per la vittoria, ma soprattutto per l’ottima prestazione”. Sabato prossimo c’è un altro film da girare, l’attesissimo derby contro il Lagonegro. “Ma c’è tempo per prepararlo – aggiunge Bosco – adesso festeggiamo giustamente il settimo successo, i ragazzi meritano davvero tutto questo affetto”. In attesa de “L’Ottava Perla”.
