|
Chiaromonte 1984, Santamaria: "Su di me dichiarazioni non vere" |
---|
17/11/2011
|
| La Figc Basilicata prova a mettere una pietra sopra alla rissa che si è svolta sabato scorso alla fine della partita tra Chiaromonte 84 e Satriano. La mette con 200 euro di multa per il Satriano “Per indebita presenza a fine gara di un proprio tesserato non in distinta che entrava indebitamente in campo provocando ulteriore parapiglia tra alcuni tesserati delle due squadre.”
Inoltre la federazione lucana squalifica per tre turni due giocatori del Chiaromonte (Rocco Santamaria e Vincenzo Ponzio) e 3 giocatori per il Satriano (Adobbato D. , Adobbato Giuseppe e Pascale Salvatore).
Sulla vicenda abbiamo sentito il tesserato del Chiaromonte Rocco Santamaria, al quale non è andato giù un articolo uscito su un organo di stampa regionale che a suo parere non corrispondeva alla verità. “Non conosco il giornalista ma sicuramente lui ha scritto cose non vere – commenta Santamaria – a fine gara ammetto di aver partecipato al parapigli, ma senza aggredire nessuno, anche perché voglio mettere in evidenzia che in quelle situazioni con tante persone sarebbe un suicidio reagire. Il nervosismo era alle stelle ma l’istinto di sopravvivenza non consente di andare oltre a semplici spintoni e urla. Mi dispiace che invece per l’ennesima volta sono stato descritto come il cattivo della situazione.” Infatti dal referto dell’arbitro si evince che i fatti sono ben diversi da quelli che potevano essere intesi dall’articolo.
La motivazione della squalifica di Santamaria è la seguente: “A fine gara prendeva parte ad un parapiglia scambiandosi reciproci spintoni e minacce con un avversario”. Mentre quella del tesserato del Satriano Adobbato Giuseppe è la seguente: “A fine gara si avventava contro il portiere avversario e lo afferrava per la gola.”
Con questa sentenza il giudice sportivo prova a dire fine alla vicenda che purtroppo negli ultimi anni si stanno intensificando nei campi di calcio, nonostante molte squadre provino a mettere in campo il terzo tempo, come segno di civiltà sportiva e sociale.
Giuseppe Panaino
lasiritide.it |
CRONACA
SPORT
|
Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
|