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| Serie D: Domenica il Francavilla di scena a Gaeta |
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14/10/2011
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|  Il Francavilla domenica di scena a Gaeta contro la squadra che l’anno passato ha lottato per quasi tutto il campionato contro l’Arzanese per vincere il campionato di serie D. Ma quest’anno la squadra laziale non ha iniziato bene il suo campionato visto che si trova in piena zona play-out a 6 punti con 2 vittorie e 4 sconfitte. Il Francavilla dopo la buona partenza ha subito un rallentamento con 2 pareggi e una sconfitta che però non pregiudicano più di tanto la marci in campionato visto che i rossoblu sono a soli due punti dalla vetta, con un campionato che sembra essere molto equilibrato nelle prime posizioni con almeno 7 squadre che possono giocarsi il primato in classifica nella settima giornata in programma.
Il pareggio interno nel derby contro l’Irsinese ha di certo rallentato la marcia del team allenato da mister Lazic, evidenziando un problema di concentrazione come hanno più volte dichiarato alla stampa in settimana i protagonisti di questa nuova stagione. Dopo la sconfitta di Ischia sembra essere cambiato qualcosa e all’esperienza dell' allenatore Serbo si affida la società per capire il problema e rilanciarsi in classifica. Ricordiamo che l’anno passato nei due incontri disputati con i laziali il Francavilla pareggiò due volte, la prima in casa 1 a 1 davanti le telecamere di Rai Sat e la seconda per 0 reti a 0. Le uniche vittorie fatte dal Gaeta quest’anno sono arrivate in casa sempre per 1 rete a 0, la squadra laziale in queste prime 6 partite denuncia una carenza in fase offensiva capace di andare in goal solo per 3 volte, ma è anche vero che come l’anno scorso ha un impianto difensivo di tutto rispetto che ad oggi ha subito 8 goal con il 50% dei goal subiti in due partite. Infatti tolte le due sconfitte subite contro il Nardò per 3 a 1 e il Martina Franca per 3 a 0, gli altri quattro risultati sono finiti sempre per 1 a 0.
Lasiritide.it
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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