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| Corporelle Potenza, Nicola Pacilio: “Credo nella forza del lavoro d’équipe” |
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2/09/2011
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|  Tra le tante novità annunciate nelle scorse settimane dalla Corporelle Potenza Volley in vista dell’inizio del campionato di B2, c’è quella dell’arrivo nello staff tecnico del fisioterapista Nicola Pacilio.
Stimato professionista di lungo corso, attualmente impegnato ad aggiungere al suo già ricco curriculum studi altamente qualificati in posturologia, il nuovo arrivo nel team di lavoro della Corporelle vanta una lunga esperienza nel settore sportivo che spazia dal volley (3 anni con la Virtus ) al basket (5 anni alla Team Basket 2000, una decina con la Potenza 84) con società impegnate in campionati di serie C e B.
Pacilio andrà a coadiuvare il lavoro del tecnico della Corporelle, Davide Claps, e del preparatore atletico Mario Ciorciaro, iniziato lunedì scorso con il primo raduno di squadra nel Campo scuola di Macchia Romana.
“Il mio impegno – dice – si tradurrà nelle prossime settimane in un lavoro di prevenzione e poi di intervento, se necessario, in fase traumatologica. In questo periodo che precede l’inizio del campionato insieme ad allenatore e preparatore atletico effettueremo una valutazione complessiva delle condizioni fisiche di ogni atleta”.
“Una formazione abbastanza eterogenea dove si ritrovano giocatrici di età ed esperienze diverse può presentare qualche difficoltà in più legata alla preparazione atletica. Per questo vengono studiati programmi di preparazione individuale”.
“Tutto è ancora da concordare con il resto dello staff – conclude Pacilio – Ma qualunque sia il nodo da sciogliere nelle prossime settimane, lavoreremo fianco a fianco per ottenere buoni risultati. Credo fermamente nella professionalità, nell’impegno e nel lavoro d’équipe. Sono questi i requisiti indispensabili alla base di ogni successo”.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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