La Siritide - 30/08/2011 - Senise, calcio a 5: senza campo, quale futuro?

Senise, calcio a 5: senza campo, quale futuro?

30/08/2011

Dopo un anno di serie D di calcio a 5, la Fc Senise potrebbe giocare il prossimo campionato in serie C2. Questo è quanto emerge nelle ultime ore parlando con i dirigenti della società senisese. Il condizionale è d’obbligo visto che il presidente Cappuccio ed il suo vice Antonio Capalbo prima di inoltrare la domanda di ripescaggio nella categoria superiore vogliono sciogliere alcuni interrogativi che hanno caratterizzato la fase finale del passato campionato. Ricordiamo che i ragazzi di mister Rossi l’anno passato hanno chiuso il campionato al quarto posto ma con le ultime partite giocate in un campo diverso da quello ufficiale. Infatti la società senisese a fine campionato non ha potuto usufruire della tendo-struttura della diga di Montecotugno, campo ufficiale della passata stagione, perché la società materna (Agenzia dello Sport) che gestiva l’impianto ha chiuso i battenti. “Abbiamo tutte le intenzioni di continuare l’esperienza calcistica– commenta il Direttore sportivo Giuseppe Capalbo – ma è anche vero che se la situazione rimarrà questa, non saremo in grado di poter partecipare nè ad una possibile c2 e forse anche al campionato di serie D. Senza un campo da gioco ufficiale i costi sono molto elevati non tanto per le partite ufficiali ma soprattutto per gli allenamenti. L’anno scorso nell’ultima fase abbiamo speso molto di più di quanto avevamo preventivato proprio per l’improvvisa mancanza del campo. Prima di inoltrare qualsiasi domanda di ripescaggio stiamo aspettando dal Comune una risposta positiva per cercare di risolvere il problema, magari affidandoci un campo di gioco comunale.”
Problema che, come dal Comune fanno sapere, non è di facile soluzione, “Stiamo lavorando per trovare una soluzione in poco tempo, cercando di velocizzare il tutto, ma ci sono piccole situazioni che fanno allungare i tempi a partire dalle bollette elettriche che dovrebbero essere intestate al Comune (attualmente invece è intestata alla società di Matera). Quasi sicuramente la soluzione potrebbe essere l’affidamento del campo esterno alla tendo-struttura con l’utilizzo degli spogliatoi adiacenti la struttura. Proprio in queste ore ci stiamo muovendo per trovare una soluzione repentina”.

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di don Marcello Cozzi

Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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