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Eccellenza: Poche novità sulle panchine, le big si tengono stetti i tecnici |
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6/07/2011
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| Poche certezze sotto l’ombrellone, per gli allenatori e le società di Eccellenza. In Attesa dei rimpasti dirigenziali, attesi dalla fine di questa settimana, e dei passaggi di consegne che avranno tempi meno brevi, i tecnici riconfermati non sono molti.
Dovrebbe restare al suo posto Peppe De Stefano, quinto lo scorso anno con il Viggiano dopo aver messo pressione a metà stagione alla capolista Angelo Cristofaro. Conferma anche per Mimmo Potenza, a sua volta autore di un piccolo miracolo con il suo Pietragalla, sesto a fine campionato. Contratto prolungato anche per Antonio Valente, tecnico del Policoro Heraclea, e per Antonio Finamore, che continuerà a timonare l’ex Atletico Scanzano, ora Real Metapontino. Novità per l’Atletico Potenza : a Dino Telesca ( che ha negato un avvicinamento al Potenza SC) succede Nicola Tramutola, ex Avigliano calcio.
Novità anche in casa Vutur, dove Vincenzo Ronzulli ha preso il testimone da Pinuccio Camelia.
Dopo aver portato l’Atella M. Vulture ad un passo dalla serie D, Pasquale D’Urso aspetta di conoscere i programmi societari: se saranno ambiziosi , resta in gialloblu. L’orientamento del Gr Valdiano è la riconferma di Masullo, ma le parti devono ancora ritrovarsi. A Picerno il disimpegno della famiglia Marino rimette tutto in discussione, anche se Caivano gode della stima dell’ambiente. Cosi come Lardo in casa Murese 2000 e Vignati a Moliterno: le rispettive dirigenze si riuniranno a fine settimana. Il presidente del Real Tolve, Antonio Grignetti, aspetta ancora il suo erede, cosi come Lordi attende rinforzi per far proseguire l’avventura nel comprensorio Tanagro. Infine l’allarme di Vincenzo Guglielmi da Avigliano: “Per quel che mi riguarda, il calcio qui è finito”.
Antonio Palumbo
Gazzetta del mezzogiorno
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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