La Siritide - 28/05/2011 - A Fardella le miniolimpiadi itineranti, tanti paesi, un'unica bandiera

A Fardella le miniolimpiadi itineranti, tanti paesi, un'unica bandiera

28/05/2011

Le miniolimpiadi che si sono svolte presso la Villa Comunale di Fardella, organizzate dalle scuole dell’ Infanzia di Chiaromonte, Fardella, Teana e Carbone, con la collaborazione del Comune di Fardella, si sono svolte in un bel pomeriggio di primavera, dopo uno scherzo fatto dal cielo: infatti è arrivato proprio alle sedici, ora dell’ inizio dei giochi, un forte e improvviso temporale, ma poi è apparso il sole e tutto è andato per il meglio, sono arrivati i tanto attesi bambini raffiguranti i tre colori della bandiera italiana (verde bianco e rosso), che hanno indossato magliette colorate: i bambini di tre anni le magliette verdi, quelli di 4 anni le magliette rosse e quelli di cinque le magliette bianche.
La manifestazione è alla sua seconda edizione , l’anno scorso è stata infatti ospitata dal Comune di Teana, i bambini fanno tutti parte dell’ istituto comprensivo “Santa Lucia” di Chiaromonte, ma provengono dai vari comuni. Il dirigente scolastico Filomena Valicenti e il sindaco di Fardella, Domenica Orofino, hanno introdotto la manifestazione e ne hanno spiegato il senso profondo: “una manifestazione che rientra nei progetti volti a migliorare la scuola”. “Il futuro della società, soprattutto delle nostre piccole realtà è racchiuso nell’ istruzione e nei bambini- ha spiegato il sindaco- e lo spopolamento dei comuni interessati ha reso necessario l’ accorpamento delle varie scuole in un unico istituto comprensivo, bisogna saper sempre prendere il meglio da ogni avvenimento, stando insieme si può collaborare e crescere insieme”. Poi è stata la volta della direttrice scolastica, che ha ringraziato l’ attuale sindaco di Fardella e il sindaco precedente Motolese per la disponibilità nel far si che la manifestazione si tenesse a Fardella e i sindaci degli altri comuni per il trasporto dei bambini; è stato fatto inoltre un ringraziamento particolare alle maestre che con pazienza e dedizione sono state accanto ai bambini e li hanno accompagnati nella preparazione dei giochi. Nessun campanilismo ma profonda collaborazione tra le scuole e tra i Comuni, questo il significato profondo della manifestazione.
E poi sono arrivati loro, i veri protagonisti, i bambini dai tre ai cinque anni, sprizzanti di gioia e di tanto entusiasmo che si sono cimentati in varie prove di abilità. Il tutto è iniziato con il canto dell’ inno nazionale da parte dei piccoli bambini, un momento davvero emozionante, come tributo ai 150 anni dell’ Unità d’ Italia. I piccoli atleti suddivisi in squadre (A e B), aiutati dalle loro maestre, hanno poi affrontato varie prove, sono stati realizzati vari percorsi ad ostacoli che i bambini dovevano affrontare, il tutto sempre all’ insegna del divertimento; capriole, rotolate sui materassini, cerchi ed altri strumenti attraverso cui dovevano passare.
Infine ha chiuso l’ esibizione, una bellissima coreografia ricca di luce e colori che è stata realizzata dai bambini che hanno fatto roteare dei nastrini tutti colorati. Al termine di ogni prova c’ è stata una squadra vincitrice, ma alla fine tutti i bambini hanno avuto una coppa di merito per l’ impegno e la partecipazione; i premi sono stati consegnati, alla fine dei giochi, dal sindaco di Fardella. Inoltre sono stati poi consegnati ai sindaci presenti dei Comuni partecipanti, degli attestati di merito per la loro collaborazione, consegnati dalla direttrice dell’ istituto. Nel sorso della manifestazione era possibile, inoltre, fare delle donazioni a Telethon, data l’ adesione al progetto Walk of life.
La collaborazione e non inutili divisioni tra i piccoli comuni, sono dunque possibili e l’ esempio questa volta è stato dato proprio dai bambini.

Maria Rosaria Rondinelli

Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi
di don Marcello Cozzi

Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua