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Latronico vince contro il Valsinni e resta primo in classifica |
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29/03/2011
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| Il derby sinnico della venticinquesima giornata di prima categoria si è chiuso a favore del Latronico che continua la sua marcia per la vittoria del campionato e la promozione diretta. Il Valsinni da parte sua ha venduto cara la pelle riuscendo anche ad andare in vantaggio grazie ad un goal di Ripa al 7 minuto. Poi il ritorno del Latronico che sempre nel primo tempo chiude la pratica riuscendo prima a pareggiare al 13’ con Giuliani e poi a passare in vantaggio con Carraturo alla mezz’ora. Nel secondo tempo la partita è meno bella con il Latronico a controllare e portare a casa la ventiduesima vittoria in campionato portandosi a 69 punti a cinque giornate dal termine.
Un andamento da record visto che il Latronico può ambire al record di categoria che attualmente è occupato da tre società, Senise , Lagonegro e Policoro con 78 punti, con il Senise che detiene il record di vittorie, 25, le altre due formazioni non hanno mai perso.
Cinque giornate per fare almeno 10 punti con in mezzo lo scontro diretto contro il Grassano che all’andata vide i sinnici imporsi per 2 reti a 1 in casa, senza dimenticare le due trasferte difficilissime domenica a Lauria e la penultima a Pomarico.
LATRONICO: Marra, Pansardi, Alagia, Giannatiempo, Magliano, Ponzo, Papaleo, Matinata (Lorito), Bruno (Limongi), Carraturo, Giuliani (Reale).
VALSINNI: Manolio, D'Alessandro, Di Giacomo, D'Agostino, Gioia, Natale (Modarelli), Mazzei, Montemurro, Ripa, Ferraiuolo, Campea.
ARBITRO: Salvatore di Potenza
RETI: 7' Ripa, 13' Giuliani, 30' Carraturo.
NOTE: ammoniti: Ponzo (L); Spettatori: circa 250.
Giuseppe Panaino
Lasiritide.it
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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