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Pisticci, Cazzarò: "bisogna segnare per portare a casa il risultato" |
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24/03/2011
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| “Nel calcio se non segni finisce pari, se segni può anche finire in goleada”. All’indomani del pareggio a reti bianche di Ostuni, il centrocampista Michele Cazzarò veste i panni del Massimo Catalano di turno e, con un pensiero tanto scontato quanto reale, fotografa il problema che attanaglia il Pisticci in questo periodo: la mancanza del gol. Non un problema di mentalità, né di gioco, dunque, ma solo quella mancanza di cinismo e cattiveria sotto rete che spesso fa la differenza:
“Nel calcio – ha sottolineato ancora Cazzarò – contano i gol: poi possiamo dire tutto ed il contrario di tutto, ma se non segni non vinci e rischi anche di perdere. Se segni, invece, sei già a metà dell’opera”.
Detto questo e confermato, ancora una volta, che “chi è sceso in campo non si è affatto risparmiato facendo per intero il proprio dovere”, il centrocampista tarantino non perde la speranza che i gialloblù possano ancora centrare la salvezza diretta:
“In classifica – ha ragionato il play di lungo corso – nulla è cambiato grazie ai concomitanti risultati delle dirette concorrenti: questo ci fa ben sperare, ma ovviamente è necessario invertire la rotta e ricominciare a vincere”.
Per farlo, però, è opportuno crederci. Di qui il monito da parte dell’ex capitano del Taranto:
“Chi ci crede – ha spiegato senza mezzi termini - resta con noi, chi non ci crede, invece, può anche andare via”.
La speranza, inutile nasconderlo, è che il rientro di bomber Ciro De Cesare (squalifica scontata: sarà in campo domenica contro il Grottaglie) possa far tornare il Pisticci al gol ed alla vittoria, che manca da gennaio:
“Il suo è un recupero importante per il carisma, l’esperienza, la classe ed anche le caratteristiche di Ciro, ma non dovremo far pesare tutto su di lui: oltretutto – ha precisato Cazzarò - non sarebbe neanche giusto”.
Tirando le somme, dunque, nonostante i tre punti manchino, come detto, da circa due mesi e la classifica continui ad essere preoccupante, la squadra deve andare “avanti senza problemi e, soprattutto, con la piena convinzione di non dover mollare, mai”.
“Anche perché, il calcio – ha concluso Cazzarò - è strano e quando tutto sembra nero, puntualmente, arriva la svolta”.
A Pisticci lo sanno molto bene, visto quanto accaduto un anno fa: stesso campionato, stesso girone. Perché non riprovarci?
Piero Miolla
Gazzetta del Mezzogiorno |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
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