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Eccellenza: il Moliterno ospita il Tolve |
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19/02/2011
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| Reduci da due pareggi utilissimi per la classifica ed incoraggianti per le partite che rimangono da giocare in trasferta (quando arriverà l’agognata vittoria?), ritornano a praticare il terreno amico i rossoblu di Vignati. Loro avversario di turno il Tolve di Incitti il quale, seppur non naviga nella zona-top (settimo posto a trentadue punti), è un team che va preso con le molle: il suo reparto d’eccellenza è l’attacco, con Arpaia nei panni del bombardiere che tutte le squadre vorrebbero avere, le sue diciassette marcature sono una narrazione a cui non c’è bisogno di aggiungere alcun commento. Una grana sulla groppa di Vignati è sicuramente l’assenza di Cirigliano. Il riposo forzato imposto dal giudice all’ esperto difensore di fascia, potrebbe riportare in campo sin dal primo minuto Petrocelli o Molletta Daniele, nonché favorire il rientro in retrovia di Russo che lo scorso turno è stato impiegato in posizione più avanzata. Altre novità di rilievo rispetto alla formazione che è scesa in campo ad Avigliano non dovrebbero esserci. Naturalmente, sentita è tra i tifosi organizzati l’attesa per la partita. “Siamo fiduciosi di incamerare con il Tolve i tre punti – dichiara Aldo Sagaria dei Boys – Nelle ultime partite abbiamo visto una squadra grintosa e vigorosa nella tenuta del campo, se il Moliterno riuscirà a miscelare anche con il Tolve queste due caratteristiche la partita è nostra e la strada verso salvezza continuerebbe con meno affanni”. La solita nostra “zoommata” sui precedenti di turno ci ricorda che al Venezia il Tolve è un’autentica bestia nera, un pareggio (1-1) ed una sconfitta (2-3) in eccellenza nel biennio 94-96. In assoluto tra eccellenza e promozione sono nove i match giocati tra le due squadre, una sola la vittoria del Moliterno, quattro le sconfitte e quattro i pareggi.
Mimmo Mastrangelo
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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