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Intervista a Francesco D’Onofrio, in partenza per l’Europeo

6/02/2011



Abbiamo incontrato il campione lucano di karate Francesco D’Onofrio, di Sant’Arcangelo, che si accinge ad aggregarsi alla Nazionale per il primo impegno agonistico di un 2011 che si profila intenso. Il campione azzurro, proverà a conquistare l’Oro al “38° Campionato Europeo Giovanile” che si terrà a Novi Sad, in Serbia, dal 10 al 14 febbraio.
Quando lo incontriamo, giovedì 3 febbraio, manca poco alla partenza per Nettuno (RM) dove, presso l’I.P.I. Istituto di Polizia per Ispettori, si terrà il raduno collegiale della squadra Nazionale Italiana Cadetti Juniores e Under 21. Gli atleti si fermeranno in terra laziale dal 4 al 9 febbraio. Il quindicenne Francesco D’Onofrio rientra tra i Cadetti, una categoria, dove l’Italia non ha mai centrato il gradino più alto. Proprio l’atleta lucano nella passata edizione si è dovuto accontentare dell’Argento.
Incontriamo D’Onofrio in palestra, dove sotto l’attenta guida di papà Vincenzo -che è anche il suo Maestro e che sarà della spedizione azzurra in Serbia in qualità di Preparatore Tecnico-, svolge il suo ultimo allenamento casalingo. Insieme con lui, per allenarsi, troviamo le sorelle Terryana, Giusy, e altri iscritti al "Centro Motorio".
Per fortuna nessuno ha da ridire sulla nostra incursione e mentre loro continuano nella seduta, cerchiamo di capire come Francesco arriva a questo impegno.
E’ allegro il campione e scherza: "Non parlerò molto! Stamattina a scuola ho affrontato alcuni impegni di Italiano per cui ho esaurito i miei vocaboli".
Come stai?
Sto bene, sono in forma. Ho superato l’influenzale e recuperato dall’infortunio al piede.
Pronto alla conquista dell’Oro?
Pronto a provarci. La speranza sì, è di riuscirci. Non mi nascondo con giri di parole, anche per non smentirmi sui vocaboli.
Difficile nasconderti. C’è un precedente importante: l’Argento all’Europeo 2010; oltre ai tanti successi che hanno confermato la tua crescita, non ultimo il titolo Italiano nei 63 Kg.
Il precedente in verità conta poco, perché rispetto al 2010 c’è stato il passaggio di categoria. So che nei 63 kg, considerato il rapporto con la mia età, 15, incontrerò avversari Ucraini e Bielorussi, per citarne alcuni, i quali oltre che atleticamente preparati hanno caratteristiche fisiche superiori, cioè con diversi centimetri in più in altezza. Caratteristica che permetterà loro di tenermi lontano, aumentando per me le difficoltà nel piazzare i colpi. Come dicevo, però, non mi nascondo. So che ci si aspetta da me buone cose. Sono pronto a dare il meglio e mettere a frutto il lavoro svolto. Mi sono preparato bene. I giorni di raduno con la Nazionale serviranno a prepararci anche mentalmente.
Nella bacheca della Nazionale, alla voce Cadetti, manca l’Oro Europeo.
E’ ora di rimediare! Vorrei tanto essere io a colmare il vuoto.
Si partirà domani mattina per il raduno?
Purtroppo solo nel pomeriggio.
Perché “purtroppo”?
Avrei voluto saltare la scuola già da domani ma, il Maestro, mio padre per intenderci, ha detto di no.
Come? Noi sappiamo che ami andare a scuola.
Infatti! E’ solo una battuta. Un modo per cercare di contraddire papà, poiché non posso non fare quanto in qualità di Maestro e Preparatore m’impone.
Visti i risultati ti conviene assecondarlo.
Certamente.
In palestra è proprio un bell’ambiente. Hai un buon rapporto anche con quanti si allenano con te e che in qualche modo ti fanno da cavia.
In realtà siamo come una famiglia. Vivendo in un piccolo paese ci conosciamo tutti sin da piccoli, al di là delle diverse passioni o degli sport praticati.
A proposito di piccolo, rappresentare una piccola regione come la Basilicata ti crea una responsabilità maggiore?
Senz’altro! Soprattutto, però, mi rende orgoglioso. Pensare che mentre mi diverto posso fare qualcosa perché ci si accorga di Sant’Arcangelo e della Basilicata tutta, mi riempie il cuore di gioia. Anche perché sento che tutti fanno il tifo per me. Non avverto, come pure potrebbe accadere, invidie o altre cose negative. Evidentemente si percepisce che la partecipazione di un lucano a un evento internazionale è una buona occasione di visibilità per tutti.
Per la foto a corredo dell’intervista, Francesco ha voluto che fosse di gruppo e noi lo abbiamo assecondato. Dopo il click riprende ad allenarsi. Il Maestro-Preparatore controlla il cronometro e gli alterna avversari. Le sue urla nel portare gli attacchi fanno da colonna sonora alla nostra uscita di scena. Terryana e Giusy sono concentrate in esercizi di Kata, mentre qualcun altro guida piccoli karatechi lucani nelle prime movenze. E’ quanto continueranno a fare -nei giorni in cui i D’Onofrio saranno con la Nazionale- aspettando l’Oro di Francesco.

di Paolo Sinisgalli


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