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Nuoto: il sogno azzurro di Rocco Potenza |
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29/01/2011
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| Costanza, impegno, passione; un esempio nello sport e nella vita, che si amalgamano in una miscela vincente. Non è sbagliato utilizzare questi ingredienti per descrivere, in sintesi, Rocco Potenza, potentino di cognome e di origine, promessa del nuoto regionale e non solo. La sua specialità è lo stile libero.
Classe 1989, al terzo anno di Ingegneria presso l’Università degli Studi di Basilicata, Rocco ha le idee talmente chiare e accompagnate da una tale forza di volontà che per conciliare studio e duri allenamenti non è difficile trovarlo in vasca alle quattro del mattino.
Circa 4 anni fa trasferisce i suoi allenamenti dal capoluogo a Satriano di Lucania, sotto la guida di Gianni Santarsiero e di suo figlio Vito. Quando l’impianto natatorio chiude per un periodo in attesa di una nuova gestione Rocco, per conciliare gli impegni quotidiani, si allena a Potenza ma spesso “divide” la vasca con chi il nuoto lo pratica per hobby. Poi riapre la piscina di Satriano, sotto la guida della cooperativa Delfy e la musica cambia.
Ma facciamo un passo indietro. Rocco Potenza inizia con titoli regionali, anche se, ad oggi, come spiega Mister Santarsiero, “lo stimolo agonistico più forte arriva nelle competizione extra-regionali, dove Rocco dà il meglio di sé”. Ad agosto ottiene ottimi risultati in vasca corta nei campionati italiani estivi con il quinto tempo; nei campionati invernali ottiene il quarto tempo, dietro ad atleti di levatura internazionale.
Scende sotto la barriera dei 15 minuti sulla distanza dei 1500 mt e dà talmente il meglio di sé che viene notato dai tecnici del settore. Partecipa ai collegiali e viene visionato da Stefano Morini, braccio destro del compianto Castagnetti; Morini allena Rocco per una settimana e dice di avere avuto una buona impressione. Potenza sarà convocato per altri collegiali in vasca lunga.
“Rocco è una promessa- dice Gianni Santarsiero- ma il nuoto è uno sport duro, che richiede costanza, impegno e forza di volontà per non rischiare di farsi superare da chi si rivela più forte o più in forma, con una condizione atletica migliore di quella che avevi fino a poco tempo prima. Rocco questa costanza ce l’ha e la cosa importante è che mantenga intatta questo tipo di mentalità. Poi le Universiadi o addirittura le Olimpiadi potranno essere una conseguenza. Ora l’importante è che non bisogna perdere la rotta”.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
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