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Calcio: a Moliterno la "classica" contro Vultur Rionero |
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22/01/2011
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| In attesa che la striscia delle gare in trasferta finisca di essere terreno “non expedit” (non conveniente), il Moliterno si gioca ancora una volta una fetta di salvezza sul campo amico. Avversario di turno il Vultur di Camelia (uno dei tecnici più preparati della categoria) e fanalino di coda nel tabellino con solo tredici punti. “Per noi –sostiene Pietro Mastrangelo – è una partita importantissima che abbiamo preparato con molta cura in settimana. Tutta la squadra è caricata per fare risultato pieno”. Oltre sulla partita capitan-Mastrangelo fa anche un rendiconto sul campionato svolto fino a questo momento dal Moliterno: “E’ vero che dobbiamo recriminare se in trasferta non riusciamo a conquistare punti, ma è pur vero che la nostra squadra ha una rosa di giocatori giovani e l’esperienza in un campionato difficile come l’eccellenza alla distanza conta eccome”. In formazione ritorneranno due pedine importantissime quali Lancellotti e Albini, non schierati nella disfatta di Muro Lucano per squalifica. Il cartellino rosso del giudice, invece, questa volta impone lo stop a Giuseppe Molletta e l’assenza del trequartista tramutolese potrebbe agevolare l’utilizzo, sin dal primo minuto di gioco, delle punte Sanchirico e Genovese. Classica del calcio regionale, Moliterno e Vultur si contendono, dopo il Potenza, il piazzamento d’onore delle squadre lucane più antiche. Primo precedente tra loro nella stagione 1952-53, campionato di promozione a girone unico , risultato finale 1-1. Invece dal 1994 rossoblu e bianconeri si sono sfidati a Moliterno sette volte e il bilancio è estremamente negativo per i locali: sola una vittoria e un pareggio incamerati il resto tutte sconfitte. Impietoso il 6-1 subito nell’annata 1999-2000.
Mimmo Mastrangelo
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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