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Da oggi è ufficiale: Lazic non è più tecnico rossoblu, ma resta in società |
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12/01/2011
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| E’ arrivata l’ufficialità: mister Ranko Lazic si è dimesso come allenatore del Francavilla, come rende noto il presidente Cupparo tramite una nota dell’ufficio stampa riportata anche sul sito ufficiale del Francavilla. “Mister Ranko Lazic ha rassegnato le dimissioni in qualità di allenatore della F.C. Francavilla. La squadra è stata affidata all'allenatore in seconda Salvatore Marino che siederà sulla panchina sinnica a partire dalla prossima gara contro l'Ostuni. Il presidente Franco Cupparo, dopo un confronto con l'allenatore, nella sede di via Sant'Elania, ha reso ufficiale le dimissioni del mister, aggiungendo che Ranko Lazic resterà comunque a disposizione della F.C. Francavilla con altre mansioni.”Quindi come avevamo annunciato nell’articolo precedente tra le varie soluzioni si è scelta la linea delle dimissioni ma con cambiamento di ruolo per l’ex tecnico del Francavilla Ranko Lazic che ha guidato per quasi 5 anni la formazione rossoblu.Il tecnico che a fine partita contro il Sant’Antonio Abate si era messo in discussione rimettendo tutto nelle mani della società annunciando di farsi da parte se il problema fosse la guida tecnica. La società dopo due giorni ha deciso comunque di non fare a meno della sua esperienza calcistica affidandogli un altro ruolo, mentre la squadra verrà allenata da mister Marino che la traghetterà fino a fine campionato con la speranza di raggiungere il nuovo obiettivo societario, la salvezza.
Una decisione sofferta da parte del massimo dirigente sinnico che prova a dare uno scossone allo spogliatoio partendo dalla guida tecnica.
Giuseppe Panaino
Lasiritide.it
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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