La Siritide - 11/01/2011 - Fc Francavilla, una nuova giornata decisiva

Fc Francavilla, una nuova giornata decisiva

11/01/2011

Dopo la disfatta campana di Abate e le annunciate dimissioni di mister Ranko Lazic che domenica sera verbalmente ha comunicato al presidente Cupparo ma che soltanto oggi dovrebbero trovare un riscontro ufficiale, proviamo a riflettere sui possibili scenari che si aprono di fronte alla società rossoblu.
Il presidente Cupparo ormai sempre più amareggiato per la situazione di classifica della squadra , probabilmente ha chiesto ai suoi dirigenti di fare retromarcia negli obiettivi di inizio anno e cercare di centrare una salvezza con un ridimensionamento economico e di organico, puntato più sui giovani. Oggi dovrebbe arrivare la decisione se respingere le dimissioni di Lazic o accettarle, ma se così fosse la società ha meno di una settimana di tempo per individuare un nuovo allenatore che dovrebbe traghettare la squadra alla salvezza oppure affidare la squadra all’attuale secondo mister Marino, soluzione già paventata un mese fa quando i rapporti tra Lazic e la società si erano gravemente compromessi.
La posizione che ha assunto Lazic domenica scorsa che più volte ha dichiarato di essere attaccato alla maglia rossoblu, è quella di un allenatore disposto a tutto per cercare di risolvere un problema che sta lentamente trascinando la squadra sinnica in zona retrocessione. Il mister potrebbe anche decidere di restare ed aiutare la società non più come allenatore ma come consigliere purchè si raggiunga la salvezza. Lo spostamento di ruolo o l’eventuale dimissione nascono tutte dalla voglia di dare uno scossone allo spogliatoio, mettendosi in discussione in prima persona e annunciando negli spogliatoi ai giocatori la volontà di andarsene se il vero problema è la guida della squadra.
Oggi sapremo come finirà tra Lazic e la società rossoblu che in cinque lunghi anni hanno scritto la storia del club francavillese.
Come ormai è outine la siritide riporta di seguito i rendimenti dei giocatori nella partita di domenica scorsa pubblicando voti e giudizi ripresi dal quotidiano di Basilicata a firma di Marco Santopaolo:

DI VINCENZO 5,5 Subisce due gol ed ha qualche responsabilità soprattutto sul secondo. Per il resto non deve compiere interventi rilevanti, se non un'uscita alla fine del primo tempo.
D'ASCIA 5 le due reti del Sant'Antonio Abate nascono entrambe dalle sue parti. Appare incerto nelle chiusure, e si lascia più volte superare.
DE ICCO 5 non riesce a francobollare gli attaccanti abatesi, che godono di troppa libertà e in più di un'occasione potrebbero fare male.
PIOGGIA 6 il suo ingresso contribuisce a dare un po' di vivacità alla squadra).
DI GIORGIO 5 giudizio non dissimile rispetto al suo compagno di reparto. La difesa del Francavilla non funziona, qualche meccanismo è da rivedere.
D'ONGHIA 5,5 dalle sue parti il Sant'Antonio affonda meno, ma quando viene messo sotto pressione non sempre riesce a sbrigarsela in modo pulito.
ALVINO 5 proprio non riesce a fare male. Dovrebbe mangiarsi la fascia e scodellare in mezzo palloni interessanti per le punte, e invece non riesce a fare nulla di tutto ciò.
MANCO 5,5 tanta corsa, ma spesso non viene aiutato dai compagni e sembra predicare nel deserto. Meriterebbe miglior sorte.
D'AMBROSIO 5,5 con la sua esperienza, il capitano prova a tenere compatta la squadra anche quando, dopo pochi minuti, si ritrova già sotto. Fa quel che può, canta e porta la croce.
ANGELINO 5 in assoluto tra i peggiori in campo del primo tempo, al punto che al rientro in campo Lazic preferisce lasciarlo negli spogliatoi
FANELLI 6 il suo ingresso contribuisce a vivacizzare la manovra del Francavila, anche se non basta ai suoi per conquistare un risultato positivo).
SPERANDEO 5 dovrebbe sostituire Del Prete, ma l'eredità del compagno è troppo pesante e la sua partita dura appena quarantacinque minuti.
LA NEVE 6 riesce a dare qualcosa in più rispetto a Sperandeo e si conquista la sufficienza, è uno dei pochi positivi della squadra lucana).
CHISENA 5 anche lui incappa in una giornata negativa, tanto da tirare in porta una sola volta in novanta minuti.

Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi
di don Marcello Cozzi

Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua