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Eccellenza: per il Moliterno doppio turno casalingo |
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4/01/2011
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| Per la squadra di Vignati, nonostante il fermo natalizio, allenamenti regolari e carichi di lavori appositi in vista del doppio turno casalingo, quello odierno con la prima squadra del capoluogo di Regione e di domenica prossima con Tanagro. Match entrambi difficili, ma intanto nell’ambiente locale si pensa alla pratica Potenza. Inutile celare, il Moliterno punta ai tre punti. Battere gli ospiti potrebbe avere diversi ritorni in positivo. Intanto permetterebbe di chiudere con più tranquillità il girone d’andata, poi di raggiungere in classifica i potentini (diretti avversari nella lotta per la salvezza) e risarcire (in parte) prestazioni casalinghe che, nonostante il buon gioco della squadra, non sono state compensate dal bottino pieno. In campo da questo turno infrasettimanale non si vedrà più tra i pali Radesca, che per ragioni personali ha preferito accasarsi col Comprensorio Tanagro, il suo posto dovrebbe essere preso a tempo pieno da Fittipaldi, il quale dalla sua può vantare qualche anno in più di esperienza. Per il resto ancora incerto il recupero di Savone e riflettori tutti puntati sulle prime linee Genovese e Sanchirico, da loro il pubblico si aspetta quei gol che fino a questo momento sono mancati e che nel girone di ritorno potrebbero assicurare ai rossoblu un tragitto più sereno. Il libro degli annali tra le due più antiche società lucane annovera un “match fantasma” alla settima giornata della Stagione 1956-57 , campionato di promozione regionale. Il risultato tra Moliterno e Sport Club Monticchio Potenza non ci è dato sapere. Sicura fu per il Moliterno in quella stagione la radiazione a seguito degli esiti di una rocambolesca partita casalinga con il Grassano e successive rinunce in traversa. L’esclusione dal campionato decretò la fine di quel Moliterno messo su dal “presidentissimo” Pietro Latorraca e che nella stagione 1951-52 arrivò fino al titolo di Campione Regionale di Prima Divisione. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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