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Volley: La sidel Lagonegro chiude il 2010 con un'altra sconfitta |
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19/12/2010
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| Primo set senza storia: sul due pari il Giarratana ingrana la marcia e dà un vantaggio di sei punti alla Sidel che non riesce più a riprendere gli avversari. Così gli ospiti si aggiudicano il primo set con facilità cosa che non facilmente avviene nel secondo. Cambia infatti il gioco per la Sidel e Mister Tripi, sugli spalti a causa del doppio cartellino preso in due partite che gli hanno comportato la squalifica odierna, sceglie di cambiare la regia inserendo D’Auge al posto di De Rosas che veste così la maglia di schiacciatore. Così il secondo set è più equilibrato i lagonegresi si trovano in avanti anche di due lunghezze ma nel finale quando Cimino e compagni sono sul 22-20 gli errori condannano i lagonegresi che soccombono amaramente nel finale ad un Alberto Poiatti forte del suo quarto posto. Terzo set stesso copione, almeno per lo start six ma con una predominanza dei siciliani. Vantaggio che viene assottigliato da capitano Cimino artefice di quattro ace consecutivi che rimettono in corsa i suoi. Anche il primo tempo tecnico riporta la parità e si procede con alternanza di gioco. Non riescono però ad essere continui gli uomini di Tripi che sul 19-21 commettono nuovamente troppi errori, non riescono ad essere precisi e concedono anche il terzo set all’Alberto Poiatti, che si porta a casa i tre punti. Per la Sidel si chiude così il 2010, sicuramente da archiviare per i risultati e si attende il 2011 diverso confidando anche nell’apertura del mercato.
Alberto Poiatti Giarratana: Rocchieri, Buremi, Calò, Crillemi, inguanti, Lo bello, Manuilov, Pamalardo, Pellegrino, Lombardo
Sidel Lagonergo: Cimino, Arzeo,Muscarà, Garofalo, D’Auge,De Rosas,Granito, Riccio,Fortunato, Supino, Carboni. All. Tripi
12-25, 22-25, 19-25
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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