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Corporelle Potenza stravince il faccia a faccia con il Murate |
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13/12/2010
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| Ancora un successo strepitoso per la Corporelle Potenza Volley che ieri ha conquistato la sua quinta vittoria consecutiva nel faccia a faccia con l’Asd Murate. 0-3 (12/25; 17/25;16/25) il risultato finale di un match dal ritmo costante che tutto sommato non ha impensierito troppo le ragazze di mister Davide Claps.In un’ora esatta – tanto dura l’incontro - la squadra mantiene il pieno controllo del gioco dal primo all’ultimo set, concede poco alle avversarie e si conferma la vera forza di questo campionato 2010/2011.Ha funzionato alla perfezione la macchina organizzativa della Corporelle, impeccabile in tutte le fasi del gioco, con un gruppo in grande forma, una difesa concentratissima e un muro praticamente inespugnabile. In avanti il duetto Restaino-El Gamàl non perdona mettendo a segno una serie di colpi ben assestati che si rivelano una vera e propria bestia nera per il Murate. Decisive in più occasioni anche le astuzie di Silvia Fieno e Carmen Abiusi, capaci di sorprendere le padrone di casa e di procurare punti preziosi alla squadra.Al fischio finale dell’arbitro la formazione potentina lascia il campo ancora una volta imbattuta tra gli applausi meritatissimi del pubblico. Con questa vittoria si porta a 15 punti nella classifica in cui resta saldamente al comando.E’ un risultato che finora premia gli sforzi di questa giovane società per la creazione di un roster altamente competitivo, grazie anche all’ingresso di tre atlete di esperienza come Dellomonaco, El Gamal e Ligrani che si sono perfettamente integrate con il resto del gruppo.“Quest’anno abbiamo un obiettivo preciso – ha commentato la schiacciatrice Valeria Restaino a margine dell’incontro – raggiungere al meglio la fase play-off e lì giocarci il tutto per tutto. Lotteremo sempre così per mantenere il nostro primato in classifica”.FOTO
nella foto: L'ATLETA SILVIA FIENO (CENTRALE) |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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