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Volley: Brienza corsaro a Francavilla |
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7/12/2010
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| Ancora una sconfitta per 0 – 3 netta nel punteggio per la Volley Francavilla e anche questa volta davanti ad una Signora squadra, la Pallavolo Brienza, che grazie alla maggiore "esperienza" riesce ad imporsi. Una partita sottotono per le ragazze di Bianco, che hanno commesso troppi errori e hanno sofferto lo scotto dell’esordio davanti il proprio pubblico. Calo psicologico e problemi nei fondamentali hanno caratterizzato l’intero match, che solo sul finale si è riacceso, ma senza cambiare le sorti della formazione di casa.
Iniziano subito male le francavillesi, che vanno sotto ad un pesante parziale nel primo set. Così non riescono ad entrare in partita e soffrono, seppur cercando di assottigliare le distanze, sul finale gli ospiti riescono a chiudere con un vantaggio importante (…-25)
La partenza nel secondo set per le sinniche è desciavù del primo, gli ospiti ne approfittano nuovamente e l’allungo nel parziale condannando le ragazze di casa, che non si mostrano reattive e permettono alle burgentine di mettere a terra palle precise e il sigillo anche sul set.( …-25) Nulla di buono si vede nella parte di campo delle biancocelesti, che solo con le schiacciatrici Lista I. e Tuzio I. in alcuni tratti, prova a reagire .
Un parziale di partita pesante da ribaltare è il compito assegnato alle ragazze di Bianco, che nel terzo set procedono di punto in punto ma, pur passando avanti, non riescono a chiudere il set e l’errore alla recezione nel finale delle francavillesi dà alle ragazze del Brienza i primi tre punti stagionali in trasferta (20 - 25)
Per la Volley Francavilla invece si tratterà di riguardare il match, come ha sottolineato il tecnico sinnico“abbiamo commesso troppi errori, il Brienza questa sera è riuscito a far venire fuori i nostri difetti” - ha commentato Bianco, che da martedì lavorerà intensamente per il prossimo turno contro il Cardinale Group Volley di Teggiano (SA).
Gaetano Costanza
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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