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| Serie D: Chisena ancora ai box, per lui trasferta a Bologna |
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10/11/2010
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|  I tifosi dell'Fc Francavilla dovranno ancora attendere il ritorno di Antonio Chisena, il forte attaccante sinnico ai box per problemi fisici, che in questi giorni è atteso ad una visita importante a Bologna per cercare di capire le condizioni del suo infortunio muscolare e i tempi di recupero.
“Due giorni fa ho fatto la risonanza magnetica e sembra che tutto sia normale - ci ha dichiarato Antonio Chisena raggiunto al telefono - era in programma questa visita medica con specialisti di Bologna per avere un quadro più completo sulla situazione dell’infortunio. Spero in un riscontro positivo così rientrerò subito per iniziare ad allenarmi per provare a tornare a giocare il più presto possibile, il rientro potrebbe essere proprio contro l’Ischia almeno è quello che spero.”
Antonio Chisena, che dall’inizio del campionato si è portato dietro questi problemi fisici, non ha mai avuto la possibilità di poter giocare al cento per cento. Un giocatore molto importante per lo scacchiere sinnico allenato da mister Lazic che ha dovuto fare a meno di lui dalla trasferta di Pisticci. Infatti sono 3 le partite che il forte attaccante rossoblu non gioca, con il suo rientro dovrebbe festeggiare anche la sua 100 presenza in maglia rossoblu, presenze che hanno restituito alla società rossoblu 30 goal in tre stagioni di serie D (rispettivamente 7-11 e 12 goal) tra campionato e coppa Italia.
“Nonostante l’ultimo pareggio, la situazione in classifica non è cosi pessima, si può ancora recuperare - continua Chisena - mi dispiace che in questo periodo non abbia potuto dare il mio contributo come volevo per via dell’infortunio che mi ha tolto velocità nel gioco, quindi soffrendo molto gli avversari, per questo ho deciso in accordo con la società di curarmi bene per poter ritornare l’Antonio Chisena che conoscono tutti e dare il mio contributo alla squadra.”
Giuseppe Panaino
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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