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| Fc Francavilla,"sotto accusa" la praparazione atletica.E ritorna Pasquale Natale |
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20/10/2010
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|  Il Francavilla ritorna a lavorare in vista del match casalingo contro il Pomigliano. Ritorna con la preparazione atletica riaffidata a Pasquale Natale che domenica scorsa a Pisticci ha fatto il suo debutto in questo campionato. La società rossoblu ha richiamato il suo preparatore di fiducia che ha guidato la squadra sinnica da tempo in serie D, per provare a recuperare una freschezza atletica che in questo scorcio di campionato è mancata.
Infatti la condizione poco felice di alcuni uomini fondamentali ha caratterizzato moltissimo questa partenza a strappo dei rossoblu accreditati quest’anno a posizioni altissime di classifica.
I risultati altalenanti del Francavilla hanno prodotto uno sfilacciamento in classifica che sta diventando preoccupante per una futura rimonta nelle posizioni alte. Il Francavilla in 3 partite ha raccolto solo 2 punti e domenica prossima affronterà una delle squadre più forti di questo campionato il Pomigliano, ma è anche vero che i sinnici hanno già giocato con le due squadre attualmente regine del campionato, Gaeta e Arzanese.
La società però non fa sconti e richiama al lavoro i propri atleti visto che fino ad oggi non hanno avuto un buon rendimento, lo ha fatto domenica scorsa con le dichiarazioni del Direttore generale Antonio L’Amico ai microfoni della Siritide, dichiarando che se la situazione non cambia “saremo costretti ad intervenire sul mercato e nessuno giocatore si può considerare insostituibile”. Parole forti che fanno capire come la dirigenza rossoblu non ha più intenzione di aspettare, sono sotto accusa non tanto i risultati ma la volontà e l’impegno in campo che fino ad oggi è stato giustificato da una cattiva condizione atletica. Con il reinserimento di Pasquale Natale la dirigenza non vuole avere più dubbi e se le condizioni non cambiano è pronta a stravolgimenti.
Giuseppe Panaino
Lasiritide.it
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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