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Potenza Sc, schierato un giocatore squalificato, in arrivo la sconfitta a tavoli |
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15/09/2010
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| Come vanificare una vittoria importante per la negligenza di qualcuno, o peggio per la mancanza di un adeguato supporto societario. Al Potenza Sc succede anche questo. Vincere sul campo, superando tutte le problematiche del momento ma ritrovarsi poi con un pugno di «mosche» in mano, senza i tre punti, perché nell’undici di partenza è stato inserito erroneamente (come capitano) un calciatore che, causa squalifica residua dalla scorsa sta gione, non poteva essere schierato.
Una situazione paradossale figlia anche e soprattutto dell’improvvisa - zione sulla quale si poggia la società rossoblù, nella quale manca anche un segretario che tenga sotto controllo squalificati, diffidati e altri inezie del calcio. Fatto sta che contro il Ferrandina nel match di esordio mister Bardi ha schierato il difensore centrale e capitano Giuseppe Bochicchio non sapendo che lo stesso dove ancora scontare ancota un turno di squalifica. «Non posso - ha spiegato il tecnico ros soblù - pensare anche a queste cose. Eppure in settimana, mi siete testimoni, ho anche cercato di capire quale fosse la situazione sotto questo aspetto. Su Mastrangelo abbiamo fatto una ricerca approfondita per avere conferma della sua squalifica. Per Fiorillo è stato lo steso giocatore ad avvertirmi. Con gli altri ho parlato, chiesto a tutti se avevano pendenze da scontare ma nessuno ha segnalato anche il minimo dubbio. Bochicchio? Anche con lui ho parlato. Un uomo della sua esperienza non può fare certi errori. Abbiamo va nificato un mese di lavoro». Per la società l’unica voce è quella del’avvocato Francesco Andretta che attraverso il suo profilo facebook ha chiesto scusa per l’errore in particolare due persone: Giuseppe Postiglione e mister Bardi. «Postiglione perchè, sebbene continuamente vilipeso e ingiuriato, continua ad amare la squadra e non merita questa superficialità. A Giuseppe Bardi perchè da quando è arrivato ha sempre chiesto di controllare se vi erano squalificati per la prima di campionato. Non siamo stati capaci di prevenire».
Sandro Maiorella
Gazzetta del Mezzogiorno |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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