La Siritide - 9/09/2010 - Volley: parte con una sconfitta la stagione della Sidel Lagonegro

Volley: parte con una sconfitta la stagione della Sidel Lagonegro

9/09/2010

Esordio casalingo per la Sidel che ha ospitato il Ge.ki Paola per la prima giornata del turno preliminare di Coppa Italia. Una partita che è servita al tecnico lagonegrese per mettere insieme i tasselli della nuova compagine, che ieri però non è potuta scendere in campo al completo a causa dell’indisponibilità di Capitan Cimino e di Arzeo. Eppure nonostante il timore reverenziale nei confronti di un avversario quotato, la formazione di Stigliano è riuscita a tener testa, in alcuni momenti del gioco, ad un Ge.Ki pronto a confermare nuovamente l’ottima prestazione dello scorso anno.
Molte le annotazioni di Stigliano e del suo secondo Mango, che in settimana dovranno continuare a lavorare alla preparazione del campionato. “Questa partita, così come le altre di coppa Italia, servono per migliorarci e capire su cosa bisogna lavorare meglio- ha commentato a fine gara mister Stigliano. La partita è servita come riferimento sia tecnico che fisico e “in generale posso dire- continua il tecnico locale- che c’è stata una buona presenza in difesa in alcuni tratti del gioco, ma abbiamo sofferto molto in ricezione. C’è da lavorare su molte cose ma il gruppo è solido, i ragazzi stanno bene insieme e questo è un ottimo punto di partenza”. Stigliano poi non mette in second’ordine il livello tecnico dell’avversario, un gruppo di atleti esperti che difficilmente commette errori banali, “adesso a parità di condizioni loro avevano molto di più di esperienza e questo ha fatto di sicuro la differenza”.

Sidel Lagonegro: Muscarà, Garafalo, D’Auge, De Rosas, Granito, Brancato, Xhafa, Riccio, Fortunato, Supino, Carboni. All Stigliano
Ge.ki Paola: Marano(All), Kunda, Patitucci, Blanco, LA Rosa, Luppoli, Veltri, Lamberti, Sabatini, cimino, Giglio, Oracci.
Arbitri: SAbia, De Nicola,
18-25, 17-25, 17-25

Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi
di don Marcello Cozzi

Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua