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Francavilla: il trofeo Console va all'Andria |
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10/08/2010
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| Finisce con la vittoria dell’Andria ai calci di rigore la 6 edizione del trofeo Gigetto Console a Francavilla. La partita ha visto il ritorno sull’erba del Nunzio Fittipaldi del giovanissimo francavillese Nicolas Nicolao che per l’occorrenza indossava la fascia di capitano della società pugliese che milita nel campionato di prima divisione.
Prima dell’inizio un minuto di silenzio in memoria del geometra Franco Fortunato scomparso prematuramente ieri.
Nella formazione sinnica a riposo Del Prete e Gioia, mentre per l’Andria una squadra di giovani con un paio di elementi della prima squadra.
I minuti regolamentari si sono conclusi con il risultato di 2 reti a 2 con i pugliesi che soffrono la buona partenza della squadra di Lazic intenzionata a fare bene che su due calci di punizione di Pioggia impensierisce la retroguardia pugliese. Ma appena passato il quarto d’ora i pugliesi passano in vantaggio con Chiaretti che sfrutta una ingenuità difensiva. La partita lentamente si spegne andando al riposo con il risultato di 1 a 0 per l’Andria.
Nel secondo tempo con la girandola delle sostituzioni arriva il pareggio di Di Giorgio con un colpo di testa su cross di punizione, e addirittura il vantaggio sempre con un colpo di testa di Di Giorgio.
Lazic fa entrare tutti i giovani a sua disposizione, da Marra a Di Sanza, Fanelli a Bocconi ma nel finale arriva il gol del pareggio dell’Andria con Doumbia che porta le due squadre ai calci di rigore. Rigori che decretano l’Andria vincitrice del trofeo con 5 centri segnati su 4; del Francavilla per la cronaca a sbagliare dal dischetto è Fanelli.
Giuseppe Panaino
Lasiritide.it
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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