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Da Potenza ad Avigliano per giocare in Eccellenza |
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7/08/2010
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| Il Viviani Potenza parteciperà al campionato di Eccellenza lucana. Comprando il titolo dall’Avigliano Calcio. La notizia è di ieri sera, quando una delegazione dell’associazione «Il mio Potenza» è andata a trattare con i dirigenti della società granata. Poco dopo le 20 la fumata bianca. Una notizia che ha destato scalpore nel capoluogo, soprattutto fra gli aficionados della curva potentina. «Che tristezza, un capoluogo di regione incapace di investire 100mila euro per la propria squadra di calcio» è il senso dei mugugni. Pure la scelta di ripartire acquistando una società non potentina è stata criticata: se proprio bisognava acquistare un titolo – dicono molti – non era meglio quello dell’Atle - tico Potenza? Un’idea che non ha trovato d’accordo chi, la scelta, s’è trovata a farla. «Meglio un’Eccellenza ad Avigliano, che ricominciare dalla Promozione» il senso della decisione. Ovviamente, si cercherà di disputare le partite casalinghe a Potenza, ma non è questo il nodo.
Come si è arrivati a questo punto? Secondo i responsabili dell’associazio - ne, c’era il rischio di perdere i 100mila euro che andavano allegati alla doman da d’iscrizione all’Eccellenza. Rumours da Roma, infatti, sostenevano che la Figc avrebbe potuto rigettare la domanda del Viviani Potenza, per evitare la coesistenza di due società, nell’ipotesi di un accoglimento del ricorso al Tar del Lazio da parte del Potenza Sport Club. Un rifiuto che, comunque, avrebbe fatto volatilizzare la cifra raccolta. L’unica speranza, per i tifosi rossoblu, è che in futuro si prenda esempio da altre realtà calcistiche, che da bacini minori traggono linfa per galleggiare dignitosamente nei campionati professionistici.
Antonio Palumbo
Gazzetta del Mezzogiorno |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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