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Premier league karate a Parigi: bella prova di Francesco D'Onofrio |
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27/01/2019
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| Nel palazzetto Pierre De Coubertin di Parigi prestazione strepitosa dell’ atleta lucano Francesco D’Onofrio per le qualificazioni olimpiche. Anche se non è arrivata la medaglia, grande prova di Francesco nell’ incontro, valevole per il bronzo, che lo vedeva opposto all’atleta del Kazakistan è finito in parità 8 a 8 e l’aggiudicazione è avvenuta grazie alla regola del primo punto piazzato dal Kazeko. La gara contro Assylbek Muratov finisce in parità, 8-8 ma D‘Onofrio, nonostante abbia letteralmente dominato, sconta il primo punto fatto dall’avversario.
Francesco aveva superato il primo incontro contro Mussa Bexultan del Kazakhstan per il punteggio di 5-4.
Poi aveva sconfitto anche l’atleta ucraino Pak Hnat per 8 a 1. Francesco non si era fermato ed era riuscito a superare con un netto 8 a 0 anche Tural Aghalarzade, atleta dell’ Azerbaijan. In semifinale ha incontrato il campione del mondo turco Burak Uygur che, per pochissimo (per 3 a 2), ha battuto l’atleta lucano. Nel quinto incontro, valevole per la finalissima ha perso contro il beniamino di casa Steven Dacosta. Per l’atleta santarcangiolese è stata comunque una bella vetrina in vista dei prossimi appuntamenti verso Tokio 2020.
“Ho dato tutto- ha detto l’atleta di Sant’Arcangelo- è mancato quel poco di fortuna e forse anche un pizzico di lucidità. Mi sentivo bene e soprattutto all'altezza della situazione. In questa gara ho messo da parte l’ansia che di solito accompagna gli atleti e ho affrontato tutti gli incontri con la massima lucidità vincendo in semifinale di poule contro il turco Burac vincitore del Gran Winner 2018 67kg e perdendo di misura la finale di poule con il campione del mondo Steven da Costa. Ringrazio il Gruppo Sportivo Olimpico del esercito che mi ha dato la possibilità di partecipare a questa prestigiosa gara e la mia famiglia che mi è sempre vicina”. Intanto Francesco con il quinto Posto accumula moltissimi punti nel ranking Olimpico.
lasiritide.it
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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