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Letta: idee per cambiare il nostro paese

13/03/2019

Il libro di Enrico Letta “Ho imparato” di 188 pagine, edito dal Mulino, ed acquistabile al prezzo di 15 euro, critica le scelte del nostro paese e cerca di elaborare idee e formulare proposte concrete.
Nel parlare di vari argomenti l’autore di questo libro mette in rilievo che è un decennio quello che abbiamo alle spalle, che ha trasformato il mondo, a partire da due momenti chiave: il lancio dello Smartphone nel 2007 e la crisi economico finanziaria.
Il primo ha dischiuso spazi e percorsi mai sperimentati prima, scompaginando in poco tempo abitudini e canoni consolidati dal sistema economico e delle relazioni politiche e sociali.
Avere tutti in tasca un pc portatile di potenza mille volte superiore a logica dai tempi di Gutemberg. quello che il primo uomo sulla luna, è forse la più grande rivoluzione tecnologica.
E’ la disponibilità, per tutti, o quasi, gli uomini in ogni angolo di potenzialità di sviluppo di relazioni e di opportunità moltiplicate all’ennesima potenza, ed è l’ultima tappa della demolizione dei sistemi gerarchici di indeterminazione e strutturazione della nostra società.
Mentre per quanto attiene alla seconda, dal 2007 è peggiorata ed ancora oggi non è migliorata malgrado le vane promesse dell’attuale governo di migliorarla. Egli parla anche del crollo delle vecchie classi dirigenti che è stato particolarmente eclatante perché è avvenuto con in sottofondo il cambio di scenario politico un frastuono che tuttavia, non basta a far passare in secondo piano il fatto che ad essere investito dal terremoto è stato il sistema nel suo complesso,
Ma affronta anche il delicato problema della Brexit con la quale la Gran Bretagna dovrebbe staccarsi dall’Unione europea, il cui esito dell’eventuale separazione è ancora incerto
In sostanza dalla disamina dei vari problemi emergono tre considerazioni interessanti da parte di Letta:
La prima è che per superare questo presente, bisogna capire come si è arrivati.
La seconda è che si deve superarlo andando avanti e non indietro.
La terza la più importante, è che non c’è di o più bello che imparare.
Il libro scritto con un linguaggio chiaro e lineare fruibile al lettore, offre importanti spunti di riflessione per adoperarsi sia per un ‘Italia, sia per il mondo migliori.


Biagio Gugliotta



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