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Comitato Senise su comunicato diffuso dalla Nep italy |
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3/08/2014 |
| Con molto piacere apprendiamo che in seguito al presidio che si è svolto mercoledì, la NepItaly s.r.l. organizza un pubblico incontro con la cittadinanza al fine di rendersi disponibile ad un democratico confronto.Con molto rammarico invece notiamo che non è il Sindaco ad organizzare un pubblico incontro al fine di sostenere un democratico confronto, quando invece la “Convenzione di Aarhus” prevede e impone all’ amministrazione pubblica non solo d’ informare i cittadini ma di renderli partecipi ai processi decisionali su questioni ambientali. Non possiamo non prendere atto del fatto che ancora una volta veniamo privati di un nostro diritto, che il Sindaco non ha indetto un consiglio comunale aperto e che è assolutamente irrituale che un privato appaltatore contatti i cittadini per esporre la bontà del proprio progetto. Progetto che per carità sarà pure eccellente! ma sempre di monnezza parliamo, che magari sarà proficuo per qualcuno, che giova alla salute, profuma l’aria e l’acqua sarà migliore di quella minerale ma il comitato dirà a gran voce NON VOGLIAMO RIFIUTI A SENISE. Agguerriti ci batteremo per la tutela paesaggistica e ambientale del nostro territorio, per la tradizione agricola che ci contraddistingue, per la valorizzazione dei nostri prodotti, primo fra tutti il peperone, ma soprattutto per la SALUTE. Il sindaco non può continuare ad ignorare la nostra posizione , a nascondersi dietro le rassicurazioni del gentile avv. Badalamenti e, non può continuare più a “valutare”. A questo punto inevitabilmente ci chiediamo: Davanti 270 t al giorno di rifiuti cosa mai ci sarà da valutare?
comunicato stampa Comitato Per Senise: Rifiuto! |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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