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| Parco Archeologico Metaponto: arrivano 200.000€ per sicurezza e spalare il fango |
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17/10/2013 |
|  Dopo l’allarme da parte dalla Soprintendenza per i Beni archeologici della Basilicata e dell'Associazione Nazionale Archeologi sulla drammatica situazione del parco archeologico dell'area urbana di Metaponto, totalmente sommerso da acque, fango e detriti per l’alluvione verificatasi più di una settimana fa, l’Assessore Luca Braia in una dichiarazione annuncia che "gli uffici Dipartimentali competenti Infrastrutture e di Protezione Civile coordinati dal DG Mario Cerverizzo, hanno prontamente assicurato la necessaria assistenza al Sovrintendente Dott. De Siena utile ad individuare le procedure e le somme necessarie al completamento dei lavori di eliminazione dei fanghi accumulatisi nell’area del Parco Archeologico di Metaponto a seguito dell’alluvione dei giorni scorsi.
Inoltre la Giunta Regionale in data 15/10/2013 ha riscontrato positivamente le esigenze immediate di disponibilità economiche tese ad individuare un apposito capitolo di circa un ulteriore milione di euro da Bilancio regionale, nelle more che la richiesta di dichiarazione di stato di calamità arrivi presto ad accoglimento da parte del Governo Nazionale .
Le somme saranno assegnate agli Enti che ne faranno richiesta secondo le forme e le procedure di legge per soddisfare le richieste di intervento immediato utili al ripristino ed alla messa in sicurezza delle infrastrutture danneggiate.
La prima somma che sarà immediatamente resa disponibile direttamente alla sovrintendenza , sarà quella necessaria a ripulire l'area interessata e di fatto a mettere in sicurezza la preziosissima area archeologica per un importo di circa 200.000 euro.
Colgo l'occasione per ringraziare , anche in questa occasione, la grande disponibilità e la preziosa opera compiuta da tecnici dei dipartimenti e dai Vigili del Fuoco di Matera e di Potenza che hanno tra l'altro messo a disposizione le quattro idrovore utilizzate per l'eliminazione della norme quantità di acqua che si era riversata nel sito archeologico più importanti della Basilicata”.
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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