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Iscrizioni scuole on line. Apof-il mette a disposizione le proprie sedi |
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8/01/2013 |
| Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha realizzato nel proprio sito una pagina web (www.iscrizioni.istruzione.it/ ) dedicata al tema delle iscrizioni alle scuole di ogni ordine e grado degli studenti italiani Un tema molto sentito dalle famiglie a cui il Ministro si rivolge attraverso una lettera (http://www.iscrizioni.istruzione.it/allegati/lettera_ministro.pdf ) che annuncia una novità significativa rispetto al passato: l’iscrizione on line.
Nel sito è visibile, fra l’altro, uno spot prodotto dalla RAI, che è in onda sulle Reti dell’Azienda in questi giorni(http://www.raiscuola.rai.it/articoli/miur-le-nuove-iscrizioni-on-line/19321/default.aspx), e la Circolare Ministeriale che regola l’Iscrizione all’anno scolastico 2013/2014 (http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/alfresco/d/d/workspace/SpacesStore/4087c44a-5b20-48e5-89e0-16c2f5e80542/CM96_12.pdf ). La pagina web realizzata, come viene riportato nella stessa, serve ad “accompagnare le famiglie nel percorso per l’iscrizione on line: dalla registrazione, alla ricerca della scuola desiderata, dalla compilazione del modulo di iscrizione al suo inoltro”. In pratica le famiglie dovranno utilizzare un dispositivo informatico per collegarsi alla rete Internet e disporre di un proprio indirizzo e mail per poter eseguire la procedura di Iscrizione.
L’Apof-il metterà a disposizione, a partire dal 21 gennaio 2013 (data in cui l’applicazione on line del MIUR sarà attiva) le proprie sedi territoriali per affiancare le famiglie sia nell’applicazione della procedura per l’iscrizione on line sia per l’acquisizione di informazioni utili attraverso la consultazione del sito. Ciò avviene nell’ambito delle attività di orientamento finalizzate alla scelta della scuola secondaria di II grado - in corso di svolgimento, nell’ambito del Catalogo della Cittadinanza Scolastica, in numerose scuole della provincia (36 Istituti Comprensivi, 111 classi, 2312 studenti interessati).
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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