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"La spartizione politica"

8/01/2008



Nell’inchiesta del pm Henry John Woodcock le telefonate dei politici lucani. Il gip ha disposto la trascrizione integrale. Indagato l’assessore alla sanità Antonio Potenza Parlava con Margiotta di «ripartizioni proporzionali».

POTENZA - Dai posti da dirigente a quelli da revisore dei conti. La spartizione politica è raccontata dai carabinieri del reparto operativo. «Conversazione numero 93, intercettata il 26 ottobre del 2006». Da 16 giorni tutto quello che dice a telefono il segretario regionale dell’Udeur Antonio Potenza, 72 anni, ex parlamentare, oggi assessore regionale alla Sanità, viene annotato dai carabinieri. Il decreto del giudice per le indagini preliminari che autorizza la procura della Repubblica - l’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Henry John Woodcock - è indicato con il numero 160/06. Antonio Potenza è indagato. In quella telefonata parla con Salvatore Margiotta, il deputato della Margherita che passa per essere lo sponsor politico di Michele Cannizzaro (l’ex manager dell’ospedale San Carlo è indagato per corruzione). «Potenza parla di una chiamata - riassumono i carabinieri nei brogliacci delle telefonate trasmesse in procura - ricevuta da un cittadino dei Ds che avrebbe chiesto il suo interessamento per “sistemare” un cittadino di Roccanova». Poi Potenza parla di comportamenti scorretti da parte di alcune persone che secondo i carabinieri «non sono riconducibili a questioni di carattere politico, ma relative a dissidi di natura personale». E’ Margiotta a riportare il discorso sul piano politico: «Parla dell’attività di Vito De Filippo che voleva incassare anche Dragonetti (presumibilmente Vincenzo Dragonetti, ex presidente della Comunità Alto Sinni ndr), ma Potenza risulta contrariato da determinate scelte di carattere politico». La telefonata continua: «Margiotta evidenzia che il problema attuale è legato alla richiesta avanzata da questa fazione politica, che si sarebbe accontentata comunque di un posto, riservato a Saverio Acito (vicesindaco del Comune di Matera ndr). I due si risentono il 29 ottobre. «Discutono del comportamento di alcuni politici. In particolare - scrivono i carabinieri - Potenza commenta il comportamento tenuto in sede di consiglio da De Filippo, lamentando che era troppo permissivo di fronte alle richieste che venivano fatte». Secondo gli investigatori si tratta «dell’assegnazione o comunque della designazione di posti dirigenziali». I due continuano a discuterne. Scrivono i carabinieri: «Margiotta, sebbene ritiene che siano cose di cui non si dovrebbe parlare, spiega a Potenza che la scelta di dargliene due, senza dargli il revisore dei conti, era una mediazione già propostagli il giovedì precedente da Taddei. Potenza ritiene che questo comportamento sia causa di una magra figura». La “spartizione” continua. I carabinieri la riassumono così: «I due discutono in merito a una ripartizione di alcuni posti e Margiotta rappresenta che comunque si dovevano attenere a quei criteri che avevano già individuato in precedenza, circa il numero di posti che spettavano alle fazioni politiche. Potenza ribadisce di attenersi a una ripartizione proporzionale». I due si sentono ancora. Il 31 ottobre Margiotta chiama Potenza «e gli rappresenta - si legge negli atti - di averlo chiamato in merito alla questione delle nomine, rappresentandogli di tenere in sospeso quella che riguarda l’Ater di Matera, in quanto per legge deve essere un interno o un funzionario regionale. Margiotta aggiunge che non aveva nomi da avanzare, ma riteneva giusto ragionare insieme sulla questione in modo da trovare una persona che andava bene per tutti». Sono solo alcune delle telefonate che il pm Woodcock ha mandato all’ufficio del giudice per le indagini preliminari. Ieri mattina il gip Gerardina Romaniello ha affidato a un perito l’incarico di trascrivere le intercettazioni delle telefonate in cui compaiono nove parlamentari. Le loro conversazioni sono state intercettate «indirettamente» (erano sotto controllo i telefoni dei loro interlocutori). C’è il ministro della Giustizia Clemente Mastella (Udeur), il sottosegretario allo Sviluppo economico Filippo Bubbico (Ds), i deputati Salvatore Margiotta (Margherita), Mauro Fabris (Udeur), e Paolo Del Mese (Udeur), e i senatori Antonio Boccia (Margherita), Emilio Nicola Buccico (An), Giancarlo Pittelli (Forza Italia) e Stefano Cusumano (Udeur). La prossima udienza - durante la quale sarà valutata la rilevanza delle intercettazioni telefoniche - si svolgerà lunedì 11 febbraio. Il gip dovrà poi decidere se chiedere o meno al parlamento l’autorizzazione per l’utilizzo delle telefonate, tra cui c’è anche quella, pubblicata in esclusiva dal Quotidiano, tra il guardasigilli Clemente Mastella e il presidente della giunta regionale Vito De Filippo.

Fabio Amendolara
Il Quotidiano della Basilicata



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