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Maratea: niente più spiaggia ingoiata dalla frana

22/09/2010



C’era una volta e adesso non c’è più. La spiaggia di Valle d’Acqua a Maratea è quasi completamente scomparsa. Ma stavolta l’erosione non c’en - tra. La piccola spiaggia, infatti, situata alla sinistra del promontorio di Punta Caina, è stata inghiottita da una frana venuta giù dal costone che la sovrasta. I massi hanno seppellito quello che era un piccolo paradiso ambientale: una tra le baie più belle della costa di Maratea, forse la più bella in assoluto, a parere degli stessi marateoti.

Un luogo, insomma, di particolare pregio ambientale, uno di quelli da amare, rispettare e proteggere che invece rischia di essere travolto e cancellato dall’incuria dell’uomo. Quei massi sono lì ormai già da tempo, ma fino ad ora niente è stato fatto per rimuoverli. A nessuno sembra importare più di tanto che una piccola spiaggia, per quanto suggestiva possa essere, rischi di scomparire per sempre rovinando la bellezza di tutto il posto. Certo, la frana è un evento naturale e la spiaggia è raggiungibile solo via mare - quindi per questa ragione a tanti forse anche sconosciuta - ma il luogo,come si può vedere dalle foto scattate dall’alto, è davvero incantevole e qualcuno, come il nostro lettore, si chiede come sia possibile abbandonare a se stesso un posto così, dove solo le onde del mare e il vento fanno sentire la loro melodia.

Chi conosce il problema, però, è consapevole anche delle difficoltà che presenta salvare la piccola spiaggia di Valle d’Acqua. «Intervenire in un posto raggiungibile solo via mare non è semplice – dice Biagio Salerno, presidente del comitato Iniziativa cittadina -. E anche se si riuscisse a togliere i massi caduti sulla spiaggia resterebbe la pericolosità del costone, visto che il distacco è avvenuto al di sopra della spiaggia. E qui, alle difficoltà dell’intervento si collegherebbero quelle per reperire i finanziamenti per la messa in sicurezza della montagna. Come comitato, sicuramente porteremo all’at - tenzione delle istituzioni il problema sperando in un intervento che comunque ritengono non semplice per via della conformazione del posto».

Per qualcuno la piccola spiaggia di Valle d’Acqua, assieme al castello di Castrocucco, potrebbe essere uno dei luoghi del cuore del censimento del Fai (Fondo ambiente italiano). Luoghi che ognuno possiede nella memoria. Pezzi di passato, vivi nel presente, che piacerebbe restassero anche nel futuro. Quindi perché non segnalare la spiaggia di Valle d’Acqua tra i luoghi del cuore in modo da metterla sotto i riflettori nella speranza che si faccia qualcosa per salvarla?.
«Segnalarli questi luoghi - conclude Biagio Salerno – potrebbe accende la stima delle persone, creare interesse e mobilitazione comune. E anche questo è patrimonio».

Pino Perciante
la gazzetta del mezzogiorno



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