HOMEContattiDirettoreWebTvNewsNews SportCultura ed Eventi

 

 

Fogna di Castronuovo: un’inchiesta di Radio Radicale

27/05/2010



Era la fine di ottobre del 2005. Un disagio segnalato da alcuni cittadini di Castronuovo di Sant’Andrea, 1255 abitanti nella valle del Serrapotamo. Il disagio, per la verità, durava da almeno due decenni: una vera e propria fogna a cielo aperto, priva ancora di un sistema efficiente di depurazione, che dal caratteristico paese arroccato si insinuava, attraverso un torrente ormai dimesso, nella frazione Camminarea, nei pressi di fosso della “Manca”.
La zona era ricca di terreni coltivabili, di frutteti e di vigne ed è fisicamente il luogo che dà il benvenuto a chi sta per entrare in paese. Ma è proprio questo il punto critico degli scarichi fognari, causa non solo dei “cattivi e insopportabili odori”, come molti denunciavano, ma anche dei continui problemi che una fogna a cielo aperto arreca ai proprietari dei terreni in questione. Per non parlare dell’inquinamento generale.

Quella storia si raccontava e si racconta ancora. Perché quella fogna c’era e c’è ancora. E del disagio ora si parla anche in una video inchiesta che il collega Maurizio Bolognetti ha realizzato per Radio Radicale e che potete trovare sul sito www.radioradicale.it. . “Alla ricerca della fogna perduta” è il titolo dell’inchiesta. “E’ diventato un problema persino raggiungere le vigne e gli orti di nostra proprietà- spiega uno dei proprietari- perché il torrente di scarico passa proprio in mezzo ai terreni che noi coltiviamo. È insopportabile una situazione che ci costringe a mettere i piedi nella fanghiglia e in chissà cos’altro per raggiungere le nostre campagne. E in tutto questo paghiamo anche la tassa di depurazione sulla bolletta dell’acqua”. Già, perché non si capisce ancora il motivo per cui il sistema di Castronuovo nel corso di tutti questi anni, non si sia agganciato al depuratore a cui dovrebbe far capo, quello di Senise.
La grave situazione denunciata ha origine più di vent’anni or sono, quando ancora la depurazione del sistema fognario non era una caratteristica peculiare di ogni piccola realtà locale. Quello che più colpisce è che in tutti questi anni è cambiato veramente poco, per una vicenda che, negli anni, è passata dalla competenza del Comune a quella di Acquedotto Lucano.

In quel lontano 2005 dall’ente arrivavano rassicurazioni:erano stati già previsti oltre 150mila euro proprio per ristrutturare il sistema idrico e fognario del territorio in questione, “nel quale sono già stati realizzati nuovi cloratori, nuove camere di manovra e i serbatoi”. Niente di tutto questo ha toccato o cambiato la situazione della fogna di “Camminarea”. Neanche un centesimo sembra essere stato speso per tamponare l’inquinamento. “Abbiamo le mani legate- dice il sindaco Antonio Bulfaro- da quando la competenza non è più delle amministrazioni che non hanno neanche la disponibilità economica necessaria. In questi anni ho redatto un dossier e proprio in questi giorni ho incontrato i vertici di Acquedotto Lucano per chiedere un finanziamento. E’ una situazione insostenibile”. Il tutto per una situazione che è anche finita in Procura.
I diretti interessati continuano a inviare lettere di protesta all’ente per sollecitare un intervento più incisivo e che permetta loro di non dover più preoccuparsi né del pericolo di un malessere fisico (per le chiare questioni igienico-sanitarie di una fogna a cielo aperto), né tantomeno dei loro raccolti andati quasi completamente perduti. E in alcuni casi, dalle lettere di protesta, si passa all’azione “di sopravvivenza civile”.


E’ stato costituito nel 2008. Il Comitato cittadino “Emergenza Democratica” nasce, da statuto, “per promuovere e sostenere tutte le iniziative, le attività e gli interventi finalizzati a tutelare e salvaguardare gli spazi di democrazia”.
Per questo, nell’estate del 2009, ha fatto effettuare di propria spontanea volontà e a proprie spese alcune analisi di campioni prelevate dalle acque di scarico di corsi d’acqua interessati dalla “famigerata” fogna di fosso della “Manca”. E i risultati di queste analisi sono stati resi noti a tutti e pubblicati sul sito www.castronuovosantandrea.it.
Secondo quanto esposto dal Comitato in un documento ufficiale inviato, tra gli altri, al Comune, ai Carabinieri per la Tutela Ambientale, ad Acquedotto Lucano, all’Asl e all’Ente Parco Nazionale del Pollino, “in seguito ai diversi sopralluoghi effettuati è stato evidenziato come lungo il corso d’acqua, vengano rilevati, tramite una condotta, le acque reflue provenienti, presumibilmente, dalla rete fognaria municipale”. Secondo i risultati delle analisi presentate i reflui proverrebbero proprio dalla fogna. Come tra l’altro hanno sempre lamentato i cittadini interessati. “In questa situazione-spiega il Comitato- nell’ipotesi di eccessive piogge, si potrebbero verificare episodi di dispersione delle acque reflue con conseguenti pericoli per l’igiene e la salute pubblica. Le acque reflue corrono nell’alveo del corso d’acqua del fosso “Castronuovo” che non è impermeabilizzato e collettore di gran parte delle acque del territorio comunale. Questo è però anche un affluente del Torrente Serrapotamo, che serve anche per irrigare gli orti che si trovano a valle, che va nel fiume Sinni che, a sua volta, finisce nell’invaso di Montecotugno, che dà da bere a mezza Puglia”.


Mariapaola Vergallito

Foto del Il Comitato cittadino “Emergenza Democratica”



ALTRE NEWS

CRONACA

4/05/2024 - Maratea, SS18: il Consorzio Turistico vuole chiedere i danni
3/05/2024 - Potenza: presunta truffa e indebito utilizzo carte di credito. Due arresti
3/05/2024 - Oppido L.: non si rassegna alla fine della relazione e maltratta l’ex. Arrestato
3/05/2024 - Sequestrate sette società per truffe ai fondi europei, coinvolta anche la Basilicata

SPORT

2/05/2024 - Serie D. Vietata la trasferta per tifosi del Matera ad Altamura. Tifosi invitano a 'scortare' il pulman al confine
2/05/2024 - Automobilismo - Dai big del TIR agli appasssionati di auto storiche e regolarità
2/05/2024 - A Lavello il Memorial 'Aldo Bisceglia'
2/05/2024 - ASD Bike Explorer: tutto pronto per il tour della Basilicata con il campione Andrea Devicenzi

Sommario Cronaca                                  Sommario Sport

Non con i miei soldi. Non con i nostri soldi
di don Marcello Cozzi

Parlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua



 



Agoraut - Associazione culturale di informazione territoriale - P.Iva: 01673320766 - Copyright© lasiritide.it - Webmaster: Armando Arleo