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Controlli Carabinieri: sequestrati 20 fucili e numerose munizioni |
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15/03/2019 |
| I Carabinieri delle Stazioni dei comuni lucani hanno svolto in questi giorni, su tutto il territorio regionale, mirati servizi finalizzati a verificare il rispetto della normativa in materia di detenzione e custodia delle armi.
Complessivamente sono state effettuate 705 verifiche, eseguite presso le abitazioni dei legittimi detentori, che hanno consentito, tra l’altro, di ritirare un porto d’armi, sequestrare 20 fucili e numerose munizioni, inoltrare alla competente autorità amministrativa tre proposte di divieto di detenzione armi.
Inoltre, nell’ambito dei controlli stradali, sono state denunciate 24 persone perché sorprese in possesso di oggetti atti ad offendere (coltelli e bastoni di vario genere).
I predetti risultati sono il frutto del quotidiano controllo del territorio a cura dell’Arma della Basilicata, finalizzato a prevenire e reprimere ogni forma di illegalità, tra le quali anche la mancata osservanza delle norme che disciplinano la custodia delle armi da fuoco.
I servizi, svolti con l’ausilio di unità del Nucleo Cinofili Carabinieri di Tito, hanno consentito di accertare come, sovente, le armi, principalmente da caccia, non siano custodite secondo i criteri previsti dalla legge.
Un risultato significativo quello ottenuto, a riprova dell’imprescindibile ruolo svolto dalle 104 Stazioni Carabinieri della Lucania, fondamentali presidi volti a garantire la costante vigilanza del territorio anche attraverso la verifica delle modalità con le quali sono detenute e custodite le armi da fuoco, al fine di evitare, tra l’altro, il loro incauto maneggio anche da parte dei minori. |
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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