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Regionali: tra tattiche, nomi e tante incertezze |
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14/02/2019 |
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Il centro destra sembrava aver trovato la quadra con Bardi ma nelle ultime ore, così come vi stiamo raccontando, sembra allontanarsi il nome del Generale (“troppo distante dalle istanze dei territori”) e si avvicina sempre di più quello di un sindaco (o ex). In pole position sembra esserci il sindaco di Viggiano Amedeo Cicala ma da Policoro hanno già fatto sapere che, se Bardi non sarà così come concordato in precedenza, allora la proposta dovrà cadere sull’ex sindaco policorese Rocco Leone. Ancora in lizza il nome del sindaco di Tolve e senatore leghista Pasquale Pepe.
Il Movimento 5 Stelle, già da tempo ha formato la sua squadra, con a capo il potentino Mattia e con Di Maio che, nelle scorse ore, anche in seguito all’insuccesso in Abruzzo, ha aperto anche alle liste civiche.
Le incertezze maggiori sono tutte a sinistra. L'ex governatore Pittella è pronto a ricandidarsi con l'appoggio di buona parte del partito Democratico, di ex assessori regionali e alcuni sindaci. Da articoli pubblicati in questi giorni e fin ora mai smentiti, dovrebbero essere ben 20 le liste pronte ad appoggiarlo, 10 nella provincia di Matera e 10 in quella di Potenza. Ma l'ex governatore ha contro tutta l'area estrema della sinistra, LeU di Speranza e Bubbico, l'ex presidente del consiglio regionale Piero Lacorazza e qualche ex consigliere regionale.
Il PD nazionale, dopo le elezioni in Abruzzo, chiede di ricompattare il centro sinistra e richiama all'unità. Unità che potrebbe arrivare solo se Marcello Pittella facesse un passo indietro. Se ciò non avvenisse, si aprono tanti scenari che verranno influenzati drasticamente dal sistema elettorale. Infatti Piero Lacorazza dovrà decidere se allearsi con LeU o andare da solo cercando di superare il 3%. Stessa situazione per la lista di Silvana Arbia SMS e la civica di Carmen Lasorella. A questo punto anche LeU potrebbe correre da solo provando a sfondare l'attuale 7% accreditato dai sondaggi e raggiungere la doppia cifra. Nel quadro generale non bisogna poi sottovalutare le civiche ambientaliste, anche loro pronte a raggiungere il tetto del 3% e a provare a portare un proprio rappresentante in regione. Uno scenario che potrebbe mettere in crisi le coalizioni formate da tante liste, visto che chi gareggia da solo potrebbe avere un consigliere di opposizione a differenza di chi è in coalizione.
Giuseppe Panaino
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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