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Spaccio e intimidazioni, arresti in Puglia, Basilicata, Emilia Romagna e Abruzzo

8/01/2019



Nelle prime ore di questa mattina i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Lecce, in collaborazione con i colleghi della Squadra Mobile di Ravenna, dei Reparti Prevenzione Crimine di Lecce, Potenza e Pescara e del Reparto Volo di Bari, nell’ambito di un piu’ ampio contesto investigativo che vede coinvolti 49 indagati,  hanno dato esecuzione a 16 misure coercitive emesse dal GIP di Lecce su richiesta della locale D.D.A. a carico di atrettanti soggetti di seguito indicati,  indagati a vario titolo per associazione a delinquere di stampo mafioso, nonché per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.
In particolare :
C. C. nato lecce 03.05.1989 ritenuto. responsabile dei delitti di cui all’art 416 bis c.p. nonché artt. 73 e 74 
         D.P.R. 309/90.
 
-        E. M. nato a Lecce  31.10.1976 ritenuto responsabile dei delitti di cui all’art 416 bis c.p. nonché artt. 73 e 74  D.P.R. 309/90.
 -        E. G., nato a Lecce 09.12.1972 ritenuto responsabile dei delitti di cui all’art 416 bis c.p. nonché artt. 73 e 74  D.P.R. 309/90
-        A.G. , nato a San Pietro Vernotico (BR) il 28.04.1978 ritenuto Responsabile, in concorso con altri indagati, del delitto di cui all’art 73 D.P.R. 309/90.
-        B. A. , nato a Nuoro 31.07.1947 ritenuto  responsabile in concorso con altri indagati del delitto di cui all’art 73         D.P.R. 309/90.
 -        F. C, , nato a San Pietro Vernotico (BR) 04.02.1978 ritenuto   responsabile in concorso con altri indagati del delitto di cui all’art 73   D.P.R. 309/90.
 -        P.L. , nato a Lecce 02.02.1989 ritenuto responsabile dei delitti di cui agli artt. 73 e 74  D.P.R. 309/90
 -        R. A. , nato a Lecce 04.12.1965 ritenuto responsabile dei delitti di cui agli artt. 73 e 74  D.P.R. 309/90
 -        R. O. , nato a Lecce  23.06.1987 ritenuto responsabile dei delitti di cui agli artt. 73 e 74  D.P.R. 309/90
 -        B. A. ,nato a Lecce 26.11.1981 ritenuto responsabile dei delitti di cui agli artt. 73 e 74  D.P.R. 309/90
 -        D. T. D., nato a Lecce 04.08.1989 ritenuto responsabile dei delitti di cui agli artt. 73 e 74  D.P.R. 309/90
 -        F. R. nato a San Cesario di Lecce 01.09.1957 ritenuto responsabile in concorso con altri indagati del delitto di cui all’art 73
         D.P.R. 309/90.
 -        P. A. nato a Lecce 08.11.1995 ritenuto responsabile dei delitti di cui agli artt. 73 e 74  D.P.R. 309/90.
 -        P. D. nato Lecce 25.10.1985 ritenuto responsabile dei delitti di cui agli artt. 73 e 74  D.P.R. 309/90
 -        P. S. nato Monteroni di Lecce 09.03.1972 ritenuto responsabile in concorso con altri indagati del delitto di cui all’art 73    D.P.R. 309/90.
 -        T.G. nato Campi Salentina 01.08.1979 ritenuto. responsabile in concorso con altri indagati del delitto di cui all’art 73
         D.P.R. 309/90.
 Gli arrestati sono tutti facenti parte del gruppo criminale ascrivibile ai fratelli ELIA Massimiliano e Gianfranco e Cito Cristian, i quali, in qualità di referenti dei clan mafiosi riconducibili a BRIGANTI Pasquale e PEPE Cristian,  nel periodo preso in esame dalle indagini, avevano acquisito il controllo di parte del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, nel Capoluogo leccese attraverso una serie di sodali storicamente legati alle loro persone.
Il procedimento, avviato a seguito di attività di indagine finalizzate ad individuare gli autori di una serie di atti intimidatori posti in essere nei confronti di congiunti di un collaboratore di giustizia, è stato, poi, ulteriormente implementato dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia il quale ha, di fatto, riscontrato l’intero quadro probatorio acquisito nell’ambito dell’attività investigativa.
Gli elementi acquisiti hanno dimostrato come il gruppo criminale intraneo ai clan BRIGANTI-PEPE avesse ormai raggiunto nel territorio leccese, approfittando anche dello stato di detenzione delle figure di riferimento dei menzionati clan della SCU,   una relativa autonomia  criminale mantenendo peraltro trasversali rapporti con personaggi di rilevante spessore criminale come POLITI Saulle e BALLOI Antonio i quali, in più occasioni, si sono posti da intermediari nella vendita di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente.
L’attivita’ investigativa, protrattasi per oltre un anno e supportata anche dalle preziose dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, ha consentito di ricostruire centinaia episodi di spaccio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina, hashish e  marijuana,  posti in essere dai vari indagati sul territorio di questa provincia.
Le intercettazioni telefoniche ed ambientali, compiute utilizzando le più sofisticate tecnologie, e le conseguenti attività di riscontro poste in essere con i metodi tradizionali di indagini, ossia lunghi pedinamenti, osservazioni, appostamenti, hanno poi consentito di chiudere il cerchio investigativo e corroborare a pieno quanto dichiarato dai due collaboratori di giustizia.
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Inoltre, si sono potute descrivere nuove geometrie criminali, ovvero quelle che si venivano definendo in quel preciso momento storico consentendo di seguire man mano che si verificavano i fatti criminosi, consentendo in molti casi di prevenirli ed interromperli.
Ciò ha consentito di sequestrare in più occasione ingenti quantitativi di sostanza di diverso tipo.



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