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| Centrale del Mercure: Enel promette 10 assunzioni entro marzo? |
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20/02/2018 |
|  Sulla riunione tenutasi ieri tra i soggetti firmatari dell’accordo Mise ed Enel, accanto alla nota diffusa dal segretario regionale della Cgil Summa sulle emissioni e sulla possibilità di una vendita della Centrale del Mercure, trapelano altre indiscrezioni. Sembra che Enel abbia promesso di dar luogo a 10 nuove assunzioni entro il prossimo mese di marzo. Pochi giorni fa il sindaco di Laino Borgo Franco Armentano, ai nostri microfoni, aveva lamentato la totale assenza di notizie proprio circa 10 nuovi posti di lavoro riconducibili a un concorso bandito dalla multinazionale, del quale già sono state svolte le prove scritte e orali. Se confermato sarebbe comunque un impegno al ribasso rispetto alle aspettative.
Per quanto concerne le informazioni sulle biomasse, oggetto di una missiva inviata dal Parco lo scorso 18 gennaio, sembra che Enel abbia risposto comunicando un nuovo elenco di fornitori e la provenienza generale del cippato. Non soddisfacendo, se così fosse, la richieste avanzate dall’Ente nella diffida di un mese firmata dal presidente Pappaterra, con la quale era stato chiesto di conoscere la provenienza del biocombustibile in relazione ad ogni singolo fornitore unitamente alla sua tipologia.
Sulla proposta dello stesso Laghi, accolta dal Consiglio Direttivo, circa la cancellazione dall’accordo dell’obbligo di accompagnare ogni iniziativa finanziata con i proventi delle compensazioni con il logo Enel, pare che il colosso dell’energia abbia risposto picche. Su questo aspetto sembra che adesso debbano esprimersi i Comuni interessati.
Sulla vendita sono state confermate le indiscrezioni pubblicate da lasiritide.it in merito a un interesse a cedere l’impianto, ma senza chiarire a chi o entro quando, eventualmente, possa perfezionarsi l’acquisto. Tuttavia, appare chiaro che nulla di concreto potrà avvenire prima del 31 maggio: data nella quale verrà discusso di fronte al Consiglio del Stato il ricorso in appello avverso l’autorizzazione unica alla riapertura della Centrale.
Gianfranco Aurilio
lasiritide.it
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Non con i miei soldi. Non con i nostri soldidi don Marcello CozziParlare di pace in tempi di guerra è necessario, ma è tardi.
Non bisogna aspettare una guerra per parlarne. Bisogna farlo prima.
Bisogna farlo quando nessuno parla delle tante guerre dimenticate dall'Africa al Medio Oriente, quando si costruiscono mondi e società sulle logiche tiranniche di un mercato che scarta popoli interi dalla tavola dello sviluppo imbandita solo per pochi frammenti di umanità; bisogna farlo quando la “frusta del denaro”, come ...-->continua
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