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'Ciao Giuseppe, grande e vero amico della natura'

8/10/2017



Il Mezzogiorno ha perso oggi uno dei più validi e promettenti amici della natura. Un tragico incidente automobilistico ha purtroppo stroncato la vita di Giuseppe Cancelliere, di Policoro, che da molti anni studiava con passione la Biodiversità della Basilicata, registrando scoperte e reperti davvero notevoli. Il suo ultimo campo di ricerca interessava i poco noti ambienti retrodunali dell’Arco Jonico, dove aveva raccolto molti dati inediti, che dovevano comparire in un prossimo lavoro scientifico. Spetterà ora ai suoi colleghi completare l’opera nel suo nome, perché il frutto di tanto lavoro non vada disperso.
Per molti anni abbiamo condiviso con lui l’entusiasmo dell’investigazione e della divulgazione scientifica, scambiandoci bollettini di avvistamenti della rara Foca monaca, segnalazioni di probabili Lupi e di presunte Linci, osservazioni di nuovi Coleotteri di origine transadratica, ascensioni tra la magìa dei Pini loricati…
A comunicarmi la notizia, nel giro di poche ore, sono tre amici del Sud, affranti per una perdita alla quale non è possibile rassegnarsi. Sono il Direttore del Parco della Murgia Materana Di Capua, l’entomologo napoletano Izzillo e la Guida del Parco del Pollino Cosenza. Con loro, e con gli altri colleghi che hanno avuto la fortuna di conoscere una personalità ricca, aperta e sincera come poche, vogliamo stringerci ora accanto ai familiari, esprimendo la nostra profonda e commossa partecipazione al loro dolore, e impegnandoci a ricordare la figura di questo straordinario, quanto semplice e modesto, figlio dell’Italia migliore.


Professor Franco Tassi
Centro Parchi Internazionale



È un compito davvero ingrato, ma doveroso, quello di scrivere le righe che seguiranno. Non avrei mai immaginato di dover trovare le parole per ricordare, stasera, un caro amico prematuramente scomparso… È una brutta giornata oggi, una di quelle che ricorderemo con dolore. L’amico e socio del Gruppo Lupi San Severino Lucano, Giuseppe Cancellliere, ci ha lasciati oggi dopo un tragico incidente automobilistico, a soli 43 anni. Una notizia sconcertante, un duro colpo che ci fa male. Tutto il Gruppo Lupi, il Consiglio Direttivo e i soci si uniscono ai familiari, al dolore per la sua scomparsa.
Avevo conosciuto Giuseppe ad una delle iniziative organizzate dalla nostra Associazione, precisamente quella sui chirotteri, nel novembre 2016. Volle aderire subito al Gruppo Lupi e noi ne fummo contenti, perché scoprimmo un grande naturalista che amava il Pollino e un appassionato entomologo. Eravamo orgogliosi di averlo tra le nostre fila. Gli insetti, e in special modo i coleotteri, erano la sua passione. Frequentava anche il Pollino, alla ricerca delle meraviglie di questo mondo e le sue ricerche, effettuate con rigore scientifico, a breve avrebbero portato alla scoperta di nuove specie. Noi del Gruppo Lupi avevamo subito offerto il nostro supporto, e si prospettavano ricerche interessanti, come quelle sulla fauna ipogea, relativa cioè alle specie di insetti delle grotte. Restavamo affascinati, durante le escursioni sociali a cui partecipava, dalle sue conoscenze e tecniche di ricerca che lui sapeva divulgare agli altri con efficacia. Grazie a Giuseppe, era aumentata per me la curiosità verso questo complesso quanto affascinante campo di indagine naturalistica. Ricordo anche, tra gli altri aneddoti che mi vengono in mente, il suo impegno immediato in difesa del fiume Frido, e in generale il suo supporto costante e la partecipazione alle iniziative della nostra associazione. Giuseppe era infatti uno di quegli ambientalisti con la A maiuscola, collaboratore tra l’altro, del Comitato Parchi di Franco Tassi. Ma prima di tutto era una persona vera, leale, uno di quelli che dicono sempre quel che pensano, che si sapeva confrontare con gli altri, in maniera democratica e sempre con spirito critico, che amava poco le etichette, che teneva sempre fede ai suoi principi... Ma era anche una persona simpatica, affabile, con cui era piacevole ridere e scherzare. Penso che ricordare una persona scomparsa serva più che altro ai “vivi”, alle persone che l’hanno conosciuta e frequentata, affinché gli altri possano seguire le sue orme.
Quanti passi impercettibili ci sono lungo i sentieri delle nostre montagne… Lo spirito di chi ha amato e ammirato la bellezza della natura, delle nostre montagne, resta lì, anche se invisibile. E, quando lungo i sentieri, dalle pietre o dal legno marcescente di un albero vedremo spuntare la sagoma di un coleottero dai colori vivaci o dalle forme particolari, penseremo a te caro Giuseppe, a quella natura che amavi così tanto, al tuo esempio, che resterà sempre impresso nel nostro cuore… Spero, caro Giuseppe, che questo mio ricordo non ti suoni troppo retorico, visto che non amavi tanto i toni “conformistici”.
Come ultima cosa, voglio ricordare delle belle parole che tu un giorno avesti per la nostra associazione e che nonostante questo tragico evento, ci spingono a non mollare e ad andare avanti: “La vostra associazione mi piace, soprattutto perché siete delle persone "vere". Continuate così, non cambiate mai!”

Saverio De Marco
Presidente Gruppo Lupi San Severino Lucano




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