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40 anni e non li dimostra.Celebrazioni per il gemellaggio tra Busto Garolfo e Senise

12/09/2017



Dal 7 al 10 settembre si sono svolte, nella cittadina lombarda di Busto Garolfo, le celebrazioni per il quarantennale del gemellaggio con Senise. Dalla cittadina lucana sono partite le delegazioni del Comune con la sindaca Rossella Spagnuolo e la sua giunta; per la parrocchia il parroco don Pino Marino e membri del Comitato San Rocco; per l’Avis la presidente Lucia Polito insieme con avisini senisesi, provinciali e regionali. Tre istituzioni che si sono adoperate insieme alle istituzioni bustesi, alla buona riuscita delle celebrazioni dando all’evento un taglio politico, religioso e sociale. Ricco il programma che ha fatto rivivere alle due comunità momenti di fratellanza accomunati dalla devozione per San Rocco. Sport,cultura e devozione, continuano a rinverdire e a promuovere quella fratellanza che sin dagli anni 60 hanno dimostrato i bustesi nell’accogliere i cittadini senisesi. Lezione di vita per i giovani delle due comunità che in questi quattro giorni, lo scrivente, ha toccato con mano attraverso l’incontro e l’ascolto dei più anziani che ormai hanno trapiantato la loro esistenza in terra lombarda , nonostante la loro viva nostalgia per la terra natia. Tante famiglie che si aiutano tra di loro senza lesinare di tendere una mano a quelle meno fortunate.
Fulcro delle celebrazioni è stata la processione di San Rocco per le strade della ridente cittadina con la statua che trent’anni fa fu donata dalla famiglia Marcone e la solenne messa con rito ambrosiano nella chiesa parrocchiale, presieduta da don Pino Marino, concelebrata da don Ambrogio Colombo, con la diaconia di Vincenzo Terracina e animata dalla corale S.Cecilia. La partita di calcio tra Bustese (Serie D lombarda) e il Real Senise (Eccellenza lucana) del primo giorno e la mostra fotografica del terzo giorno, hanno arricchito il già nutrito programma. Non sono mancati momenti culinari con piatti tipici della tradizione lombarda e lucana con la presenza di Andrea Uccelli, chef dell’Hotel Villa del Lago. Ad allietare tutti questi momenti i ragazzi del Gruppo folkloristico lucano dei F.lli Lucarelli e Polito. Un plauso va rivolto al Gruppo San Rocco di Busto Garolfo con il suo instancabile presidente Prospero Roseti e la collaborazione di Francesco Ponzio. Vanno ricordati, inoltre, l’Acli Bustese, il Gruppo di Ricerca Storica, il Milan Club di Busto Garolfo, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate e la parrocchia di Busto Garolfo.

Lasiritide.it vi propone il pensiero sulle celebrazioni delle quattro istituzioni presenti , rimarcando la presenza, dopo quarant’anni dall’inizio del gemellaggio, di due donne alla guida dei rispettivi comuni.




“Quarant’anni e non li dimostra - sottolinea la sindaca di Senise Rossella Spagnuolo - perché è ancora vivo il legame di fratellanza e di amicizia con la cittadina bustese ed è reso vivo proprio dalla volontà e dalla forza di tenere unita quest’amicizia dai nostri concittadini presenti qui a Busto Garolfo e dalle amministrazioni che si sono avvicendate nel corso degli anni e che hanno saputo, proprio tramite la creazione di momenti di condivisioni e di vissuto di momenti di fratellanza , sono riusciti a tenere vivo il forte legame che poi vede di anno in anno, vivere momenti di tradizioni, d’identità locale che si riscopre sia a Senise e sia a Busto Garolfo. Ovviamente io sono onorata oggi di essere qui presente e di rappresentare la nostra comunità assieme alla sindaca Susanna Biondi. Un onore che è suggellato anche da una forte emozione di portare avanti una tradizione. Ritengo che sia proprio un dovere delle amministrazioni di un popolo preservare la memora dall’oblio. Devo dire che è stata davvero un’emozione poter incontrare tanti nostri cittadini che migrarono qui sin dagli anni sessanta , costatare quanto sia ancora forte il loro legame con Senise e con le loro tradizioni e con il loro popolo. Penso che tutto questo sia linfa vitale. Noi ci impegneremo a tenere vivo il patto di amicizia con Busto Garolfo, creando dei momenti di confronto su quelle che potrebbero essere le opportunità ancora oggi lavorative d’interscambio culturale ed economico tra le due comunità . La sensazione che ho avuto personalmente è stata quella di essere a casa. Arrivare in una cittadina per la prima volta e avere questa forte sensazione è sintomo di quel legame e di quella forza di amicizia che da quarant’anni si porta avanti con tenacia e con forza , perché poi mantenere vivo un legame e renderlo ricco di eventi, richiede uno sforzo anche pratico. Un plauso va anche al comitato gruppo S. Rocco di Busto Garolfo, alle parrocchie e a tutti i cittadini che s’impegnano per rendere questo evento ancora più importante. Anche quest’anno si è tenuta la partita di calcio che si disputò nel 1977 che fu l’incipit dell’unione delle due comunità . Quasi per gioco e tramite lo sport, si è dato inizio a quella che poi invece è diventato un grande patto di fratellanza. Oltre ad assere poi un gemellaggio è anche un pellegrinaggio per festeggiare il nostro santo patrono San Rocco nella ricorrenza del 30^ anno della donazione della statua da parte della famiglia Marcone. Condividiamo anche momenti religiosi che danno ancora di più valori e forza all’unione”.


“Direi che queste celebrazioni - commenta la sindaca di Busto Garolfo Susanna Biondi - sono ancora vive, anzi possono lasciare spazio a sviluppi importanti anche futuri e questo è dovuto proprio alla storia e al percorso che abbiamo vissuto insieme. Questo gemellaggio è stato seguito e curato con amore dai cittadini di Senise che arrivavano a Busto Garolfo e diventavano cittadini bustesi . Grazie a loro questo interesse, questa vicinanza si è diffusa sulle intere comunità. Di strada da fare insieme ce n’è tanta con una serie di aspetti diversi . La differenza in questo caso è vista come ricchezza e insieme procediamo su tutta una serie di altri pensieri, situazioni ecc. Per il fatto che siamo arrivati , nello stesso momento, ad avere come sindaco due donne, sia a Busto Garolfo e sia a Senise, è una dimostrazione di questo. Le donne che amministrano a volte dicono che sono più brave e più concrete e portano lo stile del curare le relazioni come spesso si fa in una famiglia per quello che è il nostro ruolo tradizionale. Io non se questo è vero. Di certo lo stile di una donna è vero che c’è ma non è detto che sia sempre al top. Queste due comunità hanno dimostrato di essere andate avanti e di cercare competenze, professionalità e capacità, aldilà delle differenze di genere ci siamo arrivate insieme e questo mi sembra un bel segnale e un bel risultato”.



“Avis non solo sangue ma anche impegno civile- sottolinea la presidente avisina Lucia Polito - collaborazione con altre associazioni e istituzioni (per crescere). L’ Avis di Senise è grata al gruppo San Rocco di Busto Garolfo, perché 2 anni fa con il loro aiuto, in occasione dell’EXPO MILANO, ha stabilito un primo contatto con l’Avis di Legnano, che si é rafforzato nel corso di quest’ultimo periodo tanto che nel corso delle celebrazioni dei quaranta anni del gemellaggio tra Senise e Busto Garolfo, io assieme al presidente di Avis Legnano Pierangelo Colavito, abbiamo annunciato il prossimo gemellaggio per rafforzare il legame di amicizia esistente fra le due sedi”.

“Abbiamo vissuto a Busto Garolfo questo momento dei quaranta anni del primo gemellaggio 1977-2017- ci spiega don Pino Marino- e già dentro questa forma io credo ci stia anche il contenuto e il significato umano e cristiano di fede. Infatti, chi sono i gemelli ? I gemelli non possono che essere due fratelli. Ho ricordato anche nell’omelia che due persone estranee che si assomigliano sono sosia e che invece, il termine gemello indica proprio la fratellanza tra di loro. Il gemellaggio è servito a rinsaldare questo riconoscimento e ci ricorda che siamo fratelli con i nostri compaesani bustesi e con tutta la comunità. Questo spiega anche che ogni volta che si è celebrato il gemellaggio tra le due comunità, le due parrocchie hanno avvertito il desiderio di metterlo sotto la protezione, lo sguardo e la benedizione di San Rocco che è il nostro fratello maggiore. Vogliamo rinsaldare questa fratellanza sull’esempio di San Rocco affinché ognuno di noi possa mantenere quei valori di fraternità, di amore e di condivisione su cui poggia la vera santità di vita di ognuno di noi. Incontrando i fratelli, infatti, sul suo cammino, San Rocco non ha esitato ad amarli e a condividere con i malati di peste la sua vita, perché ha riconosciuto in loro dei fratelli a immagine e somiglianza di Gesù Cristo. Lo scopo di questo pellegrinaggio- gemellaggio è di poter diventare sempre più fratelli, gemelli tra di noi, ma soprattutto con Gesù Cristo cui dobbiamo conformarci, proprio come il Signore chiede a noi di fare questo e come i santi hanno saputo realizzare. Ecco perché al gemellaggio abbiamo sempre unito la festa di San Rocco, che è il precursore di questo cammino di fede, di questo progresso umano di fraternità tra le due comunità di Busto Garolfo e Senise”.

Vincenzo Terracina



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